(COMUNICATO STAMPA) UN MILIONE DI EURO DALLA REGIONE PER SUPERARE LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE IN TUTTA L’EMILIA-ROMAGNA, finanziati sette importanti progetti nel Reggiano in attuazione della legge regionale per la parità n.6 del 2014. Roberta Mori: “Mentre a livello nazionale si arretra sui diritti femminili e sulle risorse ai centri, in Emilia-Romagna sosteniamo con più forza i territori e le associazioni che contrastano la violenza sulle donne.” QUI LA DELIBERA CON I FINANZIAMENTI.
Per la diffusione di una cultura della parità e per un efficace contrasto degli stereotipi di genere la Regione ha finanziato 54 progetti antiviolenza in tutta l’Emilia-Romagna. «Si tratta del secondo bando realizzato sul Piano regionale antiviolenza in attuazione della Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere n. 6/2014 – spiega la Consigliera Roberta Mori – entrambi finanziati con un milione di euro all’anno, un segnale molto forte e concreto che ha fatto crescere nel tempo le progettualità sì, ma anche le alleanze tra istituzioni e con la società per superare davvero la piaga della violenza.» Ecco i progetti sostenuti nel Reggiano grazie a questo bando 2018:
“Pari, per fare la differenza” dell’’Unione Colline Matildiche (contributo solo regionale di 22.400 euro), “Le pari opportunità vanno a scuola” dell’Unione Comuni Tresinaro Secchia (15.360 euro), “Tra accaduto e possibile” dell’Unione Val d’Enza (30.746 euro di contributo), “Chi narra Ci narra” del Comune di Reggio Emilia (31.718 euro), “Insieme nella differenza” del Comune di Correggio (14.400 euro), “Prevenzione in rete contro la violenza sulle donne nel territorio” dell’Unione montana Appennino Reggiano (sostenuto con 5.480 euro). Nell’assegnazione, la Regione ha incentivato le collaborazioni tra soggetti pubblici e privati e le reti territoriali, con percentuali di contributo che variano dall’80% al 40% di quanto richiesto. Il cofinanziamento dei proponenti ha permesso di coprire i costi di tutti i progetti, realizzati assieme alle associazioni di riferimento. «Di estrema importanza è la continuità dell’investimento – sostiene la Consigliera e presidente della Commissione regionale Parità e Diritti delle persone – e infatti entro il 2019 saranno varati altri due bandi per le pari opportunità, in primavera quello dedicato al lavoro femminile, dopo l’estate quello sul contrasto alla violenza e ai femminicidi» – annuncia. Infine la Consigliera Mori fa riferimento alla Conferenza regionale delle elette che si è riunita nella giornata di ieri in Assemblea Legislativa: «sono stati molti gli interventi di Amministratrici locali ed esponenti di associazioni antiviolenza che hanno espresso forte preoccupazione per il periodo che stiamo vivendo, dal disegno di legge Pillon che toglie diritti alle madri e ai minori nelle separazioni, alla sentenza che dimezza la pena per l’autore di un femminicidio adducendo come attenuante la ‘tempesta emotiva’ della quale sarebbe stato in preda l’uomo, sino alla diminuzione dei finanziamenti da parte del Governo sulle pari opportunità.» «Tutto ciò rischia di farci arretrare sui diritti femminili faticosamente conquistati – conclude – mentre qui in Emilia-Romagna crescono i protagonismi e i progetti degli enti locali, delle associazioni, promossi e sostenuti dalla Regione.»
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