(Bologna, 23 gennaio) In commissione Parità e Diritti delle Persone, presieduta dal collega Antonio Mumolo in considerazione del mio ruolo di Relatrice, ho illustrato il progetto di legge regionale di iniziativa popolare (vedi BURERT) “contro l’omotransnegatività e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere” presentato dai consigli comunali di Bologna, Parma, San Pietro in Casale e Reggio Emilia, che avevamo già scelto quale ‘testo base’ abbinato al progetto di legge di analoga materia depositato dal Movimento 5Stelle con la prima firma di Silvia Piccinini. È intervenuta, quale rappresentante delle comunità proponenti, l’assessora alle pari opportunità e diritti del Comune di Bologna, Susanna Zaccaria, che ha spiegato come queste istituzioni locali, già aderenti alla Rete Re.A.Dy, abbiano condiviso l’urgenza di una normativa capace di allargare alle persone Lgbt quelle che sono le tutele antidiscriminatorie e i diritti fondamentali già garantiti dalla Regione Emilia-Romagna.
Portando esempi recenti di violenza e bullismo omofobico anche a livello locale, l’assessora Zaccaria ha sottolineato che nel testo si è preferito il termine “omotransnegatività” (concezione culturale negativa dell’omosessualità e della transessualità) perché l’obiettivo è superare non solo le paure da cui scaturiscono atti violenti, quanto i pregiudizi e intolleranze che minano il benessere psico-fisico di molti/e, soprattutto adolescenti, impedendo loro una vita serena e integrata. Nella mia illustrazione ho percorso gli ambiti – socioassistenziale e sociosanitario, formativo e lavorativo, educativo e culturale – dove le norme intervengono nel rispetto delle competenze regionali. Con laicità e grande apertura ai contributi di diverso segno, a cominciare dalle proposte contenute nel progetto di legge 5Stelle e quelle avanzate dal relatore di minoranza Michele Facci, discuteremo per arrivare ad un testo di legge efficace ed equilibrato. Nelle prossime settimane
svolgeremo in Commissione puntuali approfondimenti ad esempio avvalendoci dei consulenti giuridici della Rete Re.A.Dy. La stessa Udienza conoscitiva sul progetto di legge sarà aperta alle istanze e agli emendamenti di tutti, dall’associazionismo in senso lato alle istituzioni esterne coinvolte. Come relatrice di maggioranza sono disponibile a qualsiasi dialogo, ho ribadito durante la seduta, per approvare una legge utile alle persone, di attuazione dei diritti costituzionali e in linea con il nostro ordinamento. Nessuno mi porterà mai a usare il tema dei diritti come sterile polemica per finire sui giornali.
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