Per la libertà, l’uguaglianza e la democrazia paritaria con politiche strutturali, azioni concrete, proposte innovative, cultura e consapevolezza diffusa contro la deriva in atto. Una deriva politica e culturale insidiosa, che sotto l’illusione della “sicurezza” impone vergognosi attacchi ai diritti della persona e alle garanzie costituzionali. L’incontro di #Towanda Dem, nella splendida e ispirante cornice di Palazzo Massimo alle Terme, ha rappresentato un’iniezione di energia, motivazione e assunzione di responsabilità da parte di donne che non accettano marginalità o giochi di potere, ma lottano per un’alternativa politica da sinistra, per un partito progressista aperto, utile alla società e alle persone.
Nel mio intervento ho sostenuto la necessità di una legge quadro nazionale di recepimento della Convenzione di Istanbul (per prevenire la violenza domestica sulle donne e i minori). Nonostante la cogenza ed immediata applicabilità della Convenzione, infatti, mancano i presupposti culturali per la sua attuazione e, di conseguenza, non vi può essere concreta esigibilità degli obiettivi e delle previste azioni di mainstreaning, le più efficaci contro le discriminazioni di genere e le violenze. Resta indispensabile una profonda e pervasiva alfabetizzazione sull’equità e sui diritti che, l’abbiamo visto in Emilia-Romagna, passa da una normativa capace di alimentare collaborazioni ed alleanze. Sarà dunque un grande lavoro dal basso per una compiuta democrazia… che o è paritaria o non è. Tutto ciò insieme ai centri antiviolenza, ai movimenti delle donne e degli uomini democratici, alle istituzioni, a tutti/e coloro che non vogliono il ritorno al futuro di un tempo buio e autoritario.
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