(Udine) Nel Salone del Popolo del Palazzo comunale ho partecipato ad un evento organizzato dal Tavolo di Coordinamento della Casa delle Donne e dell’Associazione SeNonOraQuando? di Udine. Come in tanti territori anche in Friuli-Venezia Giulia cresce la voglia e la volontà di cambiare le cose, a vantaggio non solo delle cittadine ma della società nel suo complesso. Da qui l’invito al convegno “Azioni di contrasto alla violenza contro le donne in FVG: quale riforma per la legge regionale 17/2000”, dove ho relazionato come coordinatrice nazionale delle Commissioni regionali di pari opportunità circa le attuali normative in materia. Diversi report (ad esempio di ANCI o We World) evidenziano come le Regioni italiane stiano supplendo con proprie leggi o interventi alla mancanza di una normativa organica dello Stato, che assembli misure di sicurezza e tutela anche giudiziaria delle donne, con azioni formative, educative e culturali nonché con politiche di incentivo al protagonismo femminile economico, sociale, politico.

In questo ambito viene riconosciuto che la Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere dell’Emilia-Romagna, è esempio avanzato di quell’approccio integrato e olistico che serve: per una promozione di politiche strutturali efficaci di prevenzione e contrasto alla violenza maschile sulle donne e di empowerment femminile per una compiuta democrazia paritaria. Grazie per la competenza, l’entusiasmo e il sostegno ad Andreina Baruffini di “Senonoraquando? Udine” che ha introdotto l’iniziativa, all’Associazione “Voce Donna” di Pordenone, alla rete nazionale D.i.Re., a tutte e tutti gli amici friulani e in particolare agli insegnanti dell’Istituto tecnico Zanon che hanno rappresentato il dramma del femminicidio di una loro studentessa.