(29 ottobre) In sala civica di Lentigione di Brescello ho incontrato alcuni rappresentanti del Comitato sorto dopo la devastante alluvione del dicembre 2017, presente anche l’avvocata che tutela gli interessi delle persone colpite. Il presidente del Comitato Edmondo Spaggiari ha riconosciuto nello stanziamento solo regionale di 2 milioni, dei quali 600.000 euro destinati a risarcire i proprietari di autovetture o scooter in quanto beni mobili registrati e il rimanente per scuole e strade, un’azione non dovuta, una scelta di concreta vicinanza e piena responsabilità della Regione. Ricordo che la Protezione civile nazionale non ha infatti compreso tra i criteri di rimborso danni del bando, appena chiuso, né i beni mobili né le zone cortilive. Sono 103 le domande presentate in attesa di istruttoria ma la somma dei risarcimenti richiesti non copre l’entità effettiva dei danni ai privati, che è pari a 5 milioni, evidenziando problemi ancora da risolvere rispetto all’obiettivo di rimborsare tutte le persone che ne hanno diritto.
Da parte mia ho ribadito il punto di vista già espresso con l’Interrogazione in Aula di inizio mese: va fatto ciò che è giusto con un approccio non burocratico, garantendo il soddisfacimento di tutti i bisogni accertati e la legalità delle procedure. Ho suggerito al Comitato di coinvolgere pienamente il Comune di Brescello, affinché svolga il suo compito di “sportello” e supporto alla cittadinanza e si unisca a noi nel chiedere al Governo una modulistica con criteri di rimborso adeguati agli eventi alluvionali, poiché non sono assimilabili a quelli usati per il terremoto. Ci siamo infine ridati appuntamento dopo il termine dell’istruttoria, per fare il punto.
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