(Carpi, 27 ottobre) Unione Terre d’Argine e Dipartimento professioni Sanitarie in collaborazione con il Centro Italiano Femminile e U.D.I. hanno promosso un seminario importante, sul ruolo prezioso dei Consultori in oltre quarant’anni di attività al servizio della salute e della prevenzione per l’attuazione della Legge 194. Un ruolo fondamentale orientato all’equità sociale che va rilanciato in tutto il Paese e che in Emilia-Romagna abbiamo aggiornato in rapporto alla riforma organizzativa dei Servizi sociosanitari, nel segno dell’accessibilità e del principio universalistico, finanziando compiti anche aggiuntivi affidati ai Consultori familiari pubblici. Vi ho partecipato in rappresentanza della Giunta, illustrando il senso di un investimento sul futuro che per la Regione passa proprio da questi Servizi.

Le sfide su cui misurarsi sono molteplici: l’assistenza ostetrica nel percorso nascita, i progetti innovativi per la tutela della fertilità e sulla promozione della salute sessuale, la nuova collocazione nelle Case della salute, l’assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità e alla paternità responsabile e per i problemi della coppia e delle famiglie, anche in ordine alla problematica minorile. La legge istitutiva dei Consultori (L. 405/1975) pone sullo stesso, prioritario, piano la salute della donna e quella di nascituri, neonati e neonate. Mai come in questo campo occorre interdisciplinarità e lavoro di équipe tra Consultorio e Ospedale, così come la dedizione di un personale sociosanitario che va formato in continuo affinché sappia rispondere ad esigenze peculiari non “standardizzabili”, a mutamenti socioeconomici che incidono sulle scelte, come sui diritti, delle persone. Di grande rilevanza, da mantenere, la contraccezione gratuita estesa a donne fertili e adolescenti per le loro scelte responsabili, per non lasciare solo nessuno.