(Rimini, 24 ottobre) Ho partecipato ad un workshop promosso da Confprofessioni in materia di quote di genere nelle società a partecipazione pubblica, nell’ambito dell’Assemblea annuale ANCI che si è svolta a Rimini. Abbiamo approfondito il tema del contributo femminile allo sviluppo, con un’analisi della presenza attuale delle donne nei consigli di amministrazione dopo la determinante, ma in scadenza, legge Golfo-Mosca 2011 (che ha fatto passare dal 7 al 30% in cinque anni) e dopo il recente Testo Unico in materia di società pubbliche. Anche in Emilia-Romagna, dove pure assicuriamo il rispetto dei parametri di legge con un terzo delle componenti nei CdA, il “soffitto di cristallo” o segregazione verticale ancora ostacola il percorso di carriera delle donne, a parità di merito e titoli, verso le posizioni apicali in tutte le organizzazioni, comprese quelle del Terzo Settore. Una situazione giudicata antistorica e regressiva anche per l’economia.

I dati hanno innescato una ampia riflessione sugli interventi che mancano, sulle sinergie adeguate a promuovere pari opportunità tra uomini e donne nella partecipazione alla vita sociale, economica e politica, nell’accesso alle cariche elettive ed alla rappresentanza istituzionale in tutto il Paese. Sono intervenuti tra gli altri il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, il presidente Anci e Sindaco del comune di Bari Antonio Decaro, la presidente di Confprofessioni Emilia Romagna Maria Pungetti, le Consigliere di Parità nazionale Francesca Cipriani e regionali Sonia Alvisi e Sandra Miotto (Veneto), rappresentanti dell’Ordine dei commercialisti, Simona Lembi come responsabile pari opportunità di ANCI nazionale, le assessore Emma Petitti e Natalia Maramotti, la presidente commissione pari opportunità della Regione Puglia Patrizia Del Giudice.