(16 ottobre) A quasi un anno dall’alluvione del dicembre 2017 i cittadini di Lentigione a Brescello continuano a non avere certezze sui risarcimenti loro spettanti per i danni. Ho interpretato l’allarme di questi giorni con un’interrogazione urgente in Aula rivolta alla Giunta dell’Emilia-Romagna durante l’Assemblea di oggi. La popolazione coinvolta, il comitato che la riunisce e gli amministratori locali lamentano un iter per la compilazione delle richieste macchinoso e complicato dall’indisponibilità di alcuni tecnici abilitati per la firma delle perizie necessarie. Un iter che rischia di compromettere la presentazione delle domande da parte delle persone danneggiate dall’alluvione. Di chi è la responsabilità di questa situazione a pochi giorni dalla scadenza di presentazione delle domande?
L’assessora alla protezione civile Paola Gazzolo, che ringrazio per la pronta risposta, ci ha fatto sapere che solo dopo il 23 ottobre, giorno di scadenza per le domande, sarà possibile sapere parametri ed entità dei rimborsi, che la responsabilità dei ritardi e dell’iter è tutta del Governo ma che comunque la Regione continua ad avere un’interlocuzione costante con il Dipartimento Nazionale di protezione civile per dipanare ogni dubbio. Purtroppo lo stesso Governo ha escluso dai rimborsi le pertinenze delle abitazioni e le automobili, e questo nonostante la Regione abbia chiesto con molta forza, e continui a farlo, di offrire modalità più semplici e risorse aggiuntive ad esempio per i beni mobili. La Regione non ha mai trattato queste problematiche in modo burocratico e anche in questo caso farà il possibile per rispondere alle esigenze delle amministrazioni locali e della cittadinanza, anche sostituendosi in parte ad un governo nazionale inadempiente. Ma visto che l’emergenza è nazionale l’attuale Governo deve battere un colpo.
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