(19 luglio) Nello spazio dibattiti della Festa de l’Unità di Bosco Albergati abbiamo parlato di “Parità come motore di sviluppo”, con l’assessora alle pari opportunità di Castelfranco Emilia Valentina Graziosi e Tamara Calzolari della segreteria confederale CGIL. Ha promosso e moderato l’incontro la segretaria del Circolo PD Sara Lalinga, in collaborazione con l’assessora di Castelfranco per le politiche sociali Nadia Caselgrandi. A fronte di gap formativi, occupazionali e di reddito, forti iniquità nel campo della salute, una cultura discriminante verso le donne che produce marginalità, violenze e arretratezze inaccettabili, l’agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile del pianeta ha assunto, nel proprio obiettivo 5, proprio l’uguaglianza di genere. Un programma necessario quanto ambizioso cui ogni Comunità deve tendere e contribuire.

Le donne così come l’umanità non aspettano: questo il leitmotiv di una conversazione circolare sul tema della parità come opportunità di sviluppo per tutta la società, e di ragionamenti che trovano il proprio fulcro nell’esperienza diretta. Gli interventi dal pubblico hanno infatti segnato un salto di qualità nel dibattito. Uno per tutti quello di una giovane donna ingegnera informatica, neomamma, che ha detto: “pazienza se mi discriminano nella professione in quanto donna, posso tirare fuori le unghie e far vedere quanto valgo… ma se mi discriminano come madre e l’aver fatto un figlio diventa il più grande dispetto per l’azienda in cui lavoro, allora non ci sto più!”. Non lamentiamoci della deriva demografica del Paese se siamo di fatto indifferenti alla condizione femminile. Solo politiche strutturali di sostegno alla conciliazione e di emancipazione collettiva contribuiranno alla svolta. Tutto il resto -interventi spot, vuoti appelli o uscite da subcultura patriarcale- …è noia.