(Bologna) Il Tavolo regionale permanente per le politiche di genere, organismo consultivo e di coordinamento operativo tra le varie istituzioni locali e regionali, associazioni e categorie, è stato riunito dall’assessora Emma Petitti in attuazione della legge quadro per la parità. Il Tavolo non si sovrappone ma completa il quadro di strumenti paritari introdotti dalla legge 6/2014, strumenti che abbiamo pensato, e si stanno in effetti rivelando, potenti in quanto generatori di consapevolezza e cambiamento. Il tema di fondo è infatti culturale e proprio grazie al Tavolo, fortemente integrato alle competenze e protagonismi della Conferenza regionale delle elette e dell’Osservatorio sulla violenza, saremo in grado di tradurre in decisioni e azioni concrete quegli obiettivi di sviluppo inclusivo, di eguaglianza sostanziale e rispetto tra donne e uomini sanciti dalla normativa. Nella riunione di insediamento si sono evidenziati alcuni temi prioritari.

Per quanto riguarda la prevenzione della violenza di genere, occorre proseguire sul solco dei due bandi 2017-18 da un milione di euro ciascuno rivolti a Enti locali e Terzo settore: molte decine i progetti finanziati su tutto il territorio mettendo in rete le competenze a livello locale. Sulla conciliazione, l’obiettivo principale è favorire l’accesso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Vanno potenziate le diverse politiche di welfare già attive (ad esempio la rete di servizi per la prima infanzia e il sostegno al caregiving) e vanno promossi ulteriori meccanismi premiali per le buone pratiche in tema di responsabilità sociale di impresa. Tra le misure, più flessibilità nell’organizzazione del lavoro, sostegni alla genitorialità e lo smart working, cosiddetto “lavoro agile” la cui sperimentazione è stata da poco avviata in Regione. In sintesi, il coinvolgimento diretto di tutti i soggetti componenti a vario titolo la rete regionale di sostegno alla parità, prelude all’efficacia e capillarità della nostra strategia.