(12 giugno) Due deliberazioni importanti sono state discusse oggi in Commissione Sanità. La prima adegua le prestazioni di Procreazione medicalmente assistita (Pma) ai parametri stabiliti dal decreto del Presidente del CdM 12 gennaio 2017, che definisce i nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA). In Emilia-Romagna dunque, la fecondazione assistita nel servizio pubblico viene ampliata fino al compimento dei 46 anni d’età (al posto degli attuali 43) e si prevedono sei tentativi possibili (anziché tre). L’assessore Sergio Venturi ha precisato che gli ampliamenti citati scatteranno appena entra in vigore la delibera, mentre si passerà effettivamente dal regime di ricovero day hospital a quello ambulatoriale solo a settembre, per dare alle Ausl il tempo di adeguare anche il tariffario delle prestazioni Pma.
La seconda approvazione riguarda le “Linee di programmazione e finanziamento per il 2018”, con la ripartizione del Fondo sanitario regionale compresa la quota assegnata all’Emilia-Romagna dallo Stato per finanziare e qualificare Servizi e Aziende sanitarie (Usl, Aziende Ospedaliere e Irccs pubblici-Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico). Il Servizio Sanitario regionale conta quest’anno su quasi 8,2 miliardi di euro, superando lo stanziamento 2017. Di questa cifra complessiva, 7,5 miliardi sono destinati a finanziare i LEA, ovvero tutte le tipologie di prestazione su cui si paga il ticket o su cui si ha l’esenzione. La Regione punta a rafforzare l’assistenza sul territorio, dai Centri di alta specializzazione alle Case per la salute, prevedendo anche un potenziamento degli organici, attraverso nuove assunzioni e stabilizzazioni.
Oltre alla suddivisione delle risorse le Linee stabiliscono il quadro degli obiettivi da perseguire quest’anno. Rientrano tra questi l’attuazione del Piano regionale di prevenzione e degli obiettivi del Piano sociale e sanitario; il consolidamento del Piano di prevenzione vaccinale e dei programmi di screening oncologici; la realizzazione di specifiche azioni di vigilanza e controllo della salute in ambienti di lavoro, strutture ricettive e scolastiche; il completamento del processo di revisione dell’autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie. Confermati gli obiettivi 2017 della riduzione delle liste di attesa per i ricoveri chirurgici programmati e il consolidamento di quelle per la specialistica; il consolidamento dei servizi e delle prestazioni del Fondo regionale per la non autosufficienza; la promozione delle Case della salute, la riduzione del precariato e l’assunzione di nuovo personale sanitario. Oltre a quanto stanziato per i Lea, 65 milioni di euro andranno a finanziare il sistema integrato Servizio sanitario-Università e 134,7 milioni la qualificazione dei servizi delle Aziende ospedaliere e degli Irccs. All’acquisto farmaci innovativi saranno destinati 110,5 milioni di euro, suddivisi tra 36 milioni per farmaci Hcv (Epatite C) e 74,5 per quelli oncologici. La delibera fissa, inoltre, in 320 milioni il concorso al complessivo finanziamento del Fondo regionale per la non autosufficienza.
Di seguito la ripartizione dei fondi tra le Aziende Usl:
Piacenza: 485.432.891 euro
Parma: 699.502.857 euro
Reggio Emilia: 814.757.101 euro
Modena: 1.067.116.101 euro
Bologna: 1.409.647.338 euro
Imola: 213.300.656 euro
Ferrara: 614.586.134 euro
Romagna: 1.778.651.125 euro
Aziende ospedaliere / Aziende ospedaliere-universitarie / Irccs
Aosp-Univ. Parma: 48.760.898 euro
Aosp-Univ. Modena: 47.739.249 euro
Aosp-Univ. Bologna: 65.311.384 euro
Aosp-Univ. Ferrara: 68.251.426 euro
Ist. Ortopedico Rizzoli (Bologna): 18.044.493 euro
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