(Castelfranco Emilia, 9 giugno) Ho partecipato alla Festa PD del Centro, una due giorni conviviale e di dibattito dove, fra i temi, si è affrontata “La parità come motore di sviluppo“. L’incontro, organizzato da Sara Lalinga, ha focalizzato le ragioni culturali, sociali ed economiche che individuano il legame stretto tra contributo paritario delle donne e crescita del Paese. In particolare l’intervento di Tamara Calzolari della Cgil modenese, ha rappresentato una parità di genere ancora lontana persino in Emilia-Romagna, dove pure l’occupazione femminile è al 67,2%; perché tante lavoratrici sono ancora penalizzate, nella carriera, nella qualità e a volte nella stessa permanenza al lavoro, da un’attività di cura non abbastanza condivisa o supportata, rivolta ai figli e in misura sempre maggiore agli anziani (il caregiving risulta sulle spalle di 8 donne emiliane su 10).
Tra le politiche da rafforzare, quelle di conciliazione e premianti la responsabilità (e l’equità) sociale d’impresa sono a nostro avviso le più urgenti. Sia la vicesindaca Maurizia Cocchi Bonora che l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Castelfranco Emilia Valentina Graziosi hanno sottolineato il ruolo positivo della Regione nel sostenere i Servizi all’infanzia, estesi di recente in quantità e qualità dell’offerta, compreso il periodo estivo. Così come appare determinante l’aumentata collaborazione tra Regione e Territori sugli obiettivi di equità della legge quadro 6/2014. Grazie ai bandi sul Piano regionale per la prevenzione della violenza di genere, si sono finanziati progetti di tutela e promozione molto concrete, soprattutto si è sviluppato un lavoro in rete tra associazioni, Comuni e terzo settore che immette sempre più buone prassi nel sistema. Lo sviluppo della società passa insomma da una partecipazione femminile che dobbiamo continuare a liberare, con determinazione, da residue ingiustizie, disparità, diseguaglianze ingiustificabili.
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