(Roma, 19 maggio) In un’Assemblea molto partecipata, che definisco un esercizio non banale e non rituale della democrazia, sono state prese decisioni importanti da cui ripartiamo. A sgombrare il campo da ambiguità insostenibili nella situazione attuale, che richiederà l’opposizione solida del PD nella società oltre che in Parlamento, abbiamo preso atto delle dimissioni irrevocabili di Matteo Renzi formalizzate il 5 marzo scorso. E abbiamo approvato all’unanimità la relazione di Maurizio Martina, che guiderà il Partito verso il Congresso anticipato nel segno della discontinuità sia dal punto di vista della dirigenza che della lettura della sconfitta. In estrema sintesi i suoi punti qualificanti sono: non bastano i gazebo per le Primarie, serve la politica; non basta parlare, bisogna ascoltare; i temi strategici per il Paese vengono sempre prima dei nomi.

Nel contesto di un lavoro di elaborazione che sarà ancora lungo e impegnativo, l’Assemblea nazionale ha assunto agli atti, parte integrante dei suoi lavori, il documento delle Donne Democratiche che affronta i temi delle politiche di genere e della parità nella rappresentanza. Un esito che mi soddisfa perché costituisce di fatto l’unico vero elemento di vitalità politica ‘trasversale’ del PD. L’ordine del giorno impegna la nostra comunità politica a non utilizzare le pluricandidature per far prevalere un genere sull’altro; a valorizzare la rappresentanza femminile a tutti i livelli politici e istituzionali; ad impegnare i nostri eletti nelle Regioni ad introdurre la doppia preferenza di genere; a sostenere il rinnovo della Conferenza nazionale delle Donne Democratiche e di tutte le conferenze territoriali; a rinnovare un dialogo profondo con le donne italiane per la realizzazione di una compiuta democrazia paritaria. Ripartiamo dai bisogni delle donne -e quindi della società- per ricostruire il centrosinistra, perché è nella convergenza sui valori di fondo che si ricostruisce il senso dello stare insieme. Il potere per il potere non ci interessa, ciò che vogliamo è il potere al servizio di una società più giusta. E oggi è un nuovo inizio.