(Bologna) Ho partecipato ad un convegno interessante, occasione per presentare i risultati della ricerca “Be Proud! Speak Out!” condotta nel 2017 dal Centro Risorse LGBTI e da Il Progetto Alice, sulla condizione degli e delle adolescenti LGBTI nelle scuole italiane. Su questa base il confronto con le istituzioni, con il mondo della formazione e dell’insegnamento, per creare sinergie utili. Con l’assessora comunale pari opportunità Susanna Zaccaria per il saluto di apertura, il seminario ha visto gli interventi di Valeria Roberti e Giulia Selmi, della rete Educare alle differenze, ad approfondire alcuni dati. Ad esempio, quasi la metà degli studenti Lgbti non si sentono sicuri in ambiente scolastico. Alla domanda ‘cosa può fare la scuola?’ hanno risposto Chiara Sità, ricercatrice in Pedagogia Generale dell’Università di Verona e l’insegnante superiore Valentina Millozzi.

Anche dagli esiti della ricerca (qui completa) si conferma l’importanza per i ragazzi e ragazze, per la rete educativa nel suo complesso, di una normativa sia nazionale che regionale. La prima, per fornire linee didattiche comuni e omogenee, ma anche per mettere in campo in modo integrato competenze di sicurezza, ordine pubblico, sanzionatorie. La seconda, regionale, per introdurre nel sistema di promozione dei diritti i migliori progetti educativi, le best practices locali di prevenzione e nel sistema sociosanitario le protezioni o i sostegni che servono. Parlando di educazione, parliamo di costruire un futuro nel quale non trovino più posto odio e violenze bullistiche che minano il benessere di tutti gli e le adolescenti.