(9 maggio) La recente denuncia dei maltrattamenti al Centro Anziani di Correggio da parte di operatrici sociosanitarie, ancora oggetto di indagini, è tristemente nota. Un simile evento non può avere solo un riscontro meramente giudiziario: occorre anche esercitare il nostro ruolo di rappresentanti del territorio e assumere una piena responsabilità istituzionale e politica. Per la Regione, costituirsi parte civile in sede processuale di fronte a queste violenze e garantire un costante impegno istituzionale affinché questi eventi non accadano più, è un atto imprescindibile. Lo aveva già annunciato il sottosegretario Rossi a inizio aprile, accanto all’attivazione dell’assessore regionale alla sanità. Lo abbiamo riaffermato durante la discussione in Assemblea legislativa di una risoluzione presentata dal consigliere Delmonte della Lega, che abbiamo modificato con emendamenti firmati da me, Ottavia Soncini e Paolo Zoffoli, poi approvati all’unanimità dall’Aula assieme all’atto di indirizzo. Chiediamo atti concreti di prevenzione, non solo controlli, perché presunti comportamenti violenti che coinvolgono oltretutto persone inermi sono inaccettabili per il nostro sistema di assistenza e protezione, che ha sempre cercato di garantire la dignità delle persone e salvaguardare la stessa reputazione degli operatori sociosanitari. Le azioni della Giunta in tal senso, unite alla relazione dei fatti specifici già richiesta all’Ausl reggiana dall’assessore, saranno al centro di un’Informativa nelle Commissioni Sanità e Parità in seduta congiunta.
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