Ogni anno la Festa del Lavoro si colora di differenti sfumature, problematiche, denunce. Ogni anno la vivo non come semplice liturgia ma come affermazione del diritto universale alla dignità. Così è accaduto anche in occasione del pranzo solidale promosso da Auser e SPI-CGIL a Castelnovo di Sotto, ascoltando le persone e confrontandomi sul lavoro che manca, sul lavoro precario senza sufficienti garanzie di professionalità e futuro per i più giovani, sul lavoro che c’è ma non permette a tutti e tutte un’equa flessibilità in uscita. «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro»: la Costituzione da realizzare e nessuna certezza, neppure uno spiraglio, su quale governo può assumersene la responsabilità dopo due mesi dal voto. In sala tra i numerosi commensali anche una parte della squadra di Castelnovo Democratica che, con Francesco Monica Sindaco, si candida alle ormai prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Comune.
I segretari della CGIL reggiana Guido Mora, di CISL Emilia centrale William Ballotta, di UIL nazionale Antonio Foccillo, sono intervenuti nel pomeriggio dal palco di piazza Martiri, durante la manifestazione sindacale a Reggio Emilia. A precederli l’intervento di Manuel Masini dell’associazione Libera, che ha sottolineato il significato delle sentenze finora uscite dal processo Aemilia e cioè sì la presenza delle mafie sul nostro territorio e il peso dell‘ndrangheta in particolare, ma ancor più rilevante per una risposta di comunità, il ruolo di affaristi e professionisti locali senza scrupoli che hanno consentito loro di proliferare, inquinando tanto lavoro onesto. Quest’anno i sindacati hanno dunque scelto il tema della legalità accanto a quello drammatico della sicurezza sul lavoro, delle morti bianche, degli infortuni. Problemi mai risolti, forse mai davvero affrontati.. come dimostra il fatto che se negli anni della crisi profonda gli incidenti sul lavoro erano diminuiti, sono tornati ora ad aumentare in tutta Italia.
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