(Ravenna) L’iniziativa organizzata dal Circolo PD D’Attorre arriva al punto sin dal titolo: “Trasformiamo il modello socioculturale maschile per contrastare la violenza sulle donne”. Ne abbiamo ragionato con la neo deputata del Partito Democratico Lucia Annibali, con l’assessora regionale pari opportunità Emma Petitti, il consigliere della Commissione Parità Gianni Bessi e Mirella Dal Fiume della conferenza Donne Democratiche. Ci ha coordinato la giornalista del Tg5 Simona Branchetti, rappresentante del ‘manifesto per il rispetto e la parità nell’informazione’. La Annibali ha approfondito in particolare la sua recente esperienza di consulente per il Governo sulle politiche di pari opportunità: una scelta legata alla sua drammatica esperienza di vittima che ha saputo riprendere in mano il filo della propria esistenza e della propria storia personale per sviluppare un impegno politico a tutto campo.

Se Mirella Dal Fiume ha spiegato come l’appello Towanda delle Donne Dem sia teso a riannodare rapporti veri con la società, noi “regionali” abbiamo focalizzato l’azione istituzionale in Emilia-Romagna, la coerenza strutturale di tutti gli strumenti di prevenzione e contrasto alla violenza maschile sulle donne che abbiamo messo in campo coinvolgendo Enti locali ed associazioni. Dalla legge quadro 6/2014 quale cornice normativa e cogente intersettoriale, sino al Bilancio di genere quale strumento necessario ad orientare al meglio le politiche di equità; dal Piano e Bandi regionali contro la violenza sulle donne, alla funzione di sprone, indirizzo e controllo della Commissione Parità e Diritti delle persone. Il tutto si configura come tentativo di un cambiamento culturale profondo che alimenti rispetto delle differenze e riconoscimento dell’emancipazione femminile, nella consapevolezza che l’autodeterminazione delle donne è un traguardo inevitabile che si può -e si deve- avvicinare nel tempo in un progresso il più possibile condiviso.