(Bologna, 20 aprile) Un plauso al presidente della Regione Stefano Bonaccini e allo scrittore Carlo Lucarelli per aver promosso insieme l’iniziativa pubblica “Sostegno alle vittime di reato, la Fondazione regionale si racconta”, con la partecipazione di sindaci e amministratori, rappresentanti di magistratura e forze dell’ordine, operatori, esperti e studiosi di diritto e politiche sociali, associazioni. Si tratta di un segnale di comunità davvero importante, a supporto del lavoro che la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati svolge da tredici anni. Guidata proprio da Carlo Lucarelli dal 2017, è l’unica realtà in Italia di questa natura a offrire un aiuto concreto alle persone che subiscono atti odiosi, efferati di violenza, per coprire loro necessità immediate di tipo economico, sanitario, psicologico. Da qui l’appello rivolto agli Enti locali di diventarne soci e alla cittadinanza di effettuare donazioni o destinare i 5xmille.

Oggi la Fondazione annovera trenta Soci: la Regione Emilia-Romagna (che aumenta il proprio sostegno da 90 a 140mila euro l’anno), i Comuni capoluogo, Imola e Sassuolo, l’Unione Val d’Enza con i suoi otto Comuni, la Pedemontana Parmense con cinque e la i quattro Comuni dell’Unione Terre d’Argine. Fra le tante istanze ricevute e persone aiutate (QUI un resoconto completo), sottolineo come una parte rilevante riguardi le aggressioni più brutali di tipo sessuale e le vittime di violenza di genere e domestica, compresi i minori coinvolti; anche Jessica Notaro nel primo periodo, il più difficile, ricevette dalla Fondazione un aiuto per le spese mediche. Per contribuire ulteriormente alla mission della Fondazione vittime di reato, per collaborare all’attuazione della legge quadro 6/2014 rafforzando lo spirito solidale e inclusivo che accomuna le nostre funzioni, la Commissione Parità e Diritti delle Persone ha deciso di invitare il presidente Lucarelli in audizione.