(Bologna, 11 aprile) Come ogni anno, la commissione per la Parità e i Diritti delle Persone ha preso in esame il Programma di lavoro della Commissione Europea per il 2018 e la Relazione sullo stato di conformità dell’ordinamento regionale all’ordinamento comunitario, cogliendo l’occasione del parere di competenza (LEGGI) per evidenziare le politiche di genere ed equità più rilevanti su cui investire o correggere la rotta. Ad esempio, invitiamo la nostra Giunta regionale a farsi parte attiva per una rapida approvazione della Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante il miglioramento dell’equilibrio di genere fra gli amministratori senza incarichi esecutivi delle società quotate in Borsa e relative misure; e diciamo con chiarezza che la prossima strategia dell’UE sull’uguaglianza di genere va costruita in stretta connessione con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

Fra gli altri temi al centro della nostra attenzione, su cui accelerare in sede europea, vi è l’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e per chi presta assistenza familiare, gli incentivi e qualificazione dell’occupazione femminile, un contrasto più organico alle differenze retributive tra donne e uomini. Per nulla secondario il rafforzamento del contrasto alla violenza di genere e al cyberbullismo tra i giovanissimi. Riporto, per concludere, un passaggio significativo del parere approvato: “la Commissione auspica che l’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul favorisca l’elaborazione di una strategia quadro europea complessiva ed integrata contro la disuguaglianza e la violenza di genere dando non solo un forte segnale sull’impegno europeo a combattere la violenza contro le donne, ma traducendo questo impegno in misure concrete sempre più efficaci per l’empowerment femminile, che evitino, nell’ambito delle diverse politiche e progetti, di ridurre il protagonismo femminile e le donne stesse a mere vittime.”