(Bologna, 22 marzo) Promosso nella sua sede dal Dipartimento di Scienze politiche e aperto dalla Prorettrice dell’Università di Bologna Elena Trombini, si è svolto il Convegno dal titolo “Rappresentazioni sociali della violenza di genere: il femminicidio”, a cui ho partecipato per contribuire a rappresentare le politiche di intervento, prevenzione e contrasto alle discriminazioni. Con me la ex senatrice, presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sui femminicidi Francesca Puglisi e l’assessora Pari Opportunità della Regione Piemonte Monica Cerutti. Il contesto di studio è una ricerca ancora in corso, coordinata dal Dipartimento di UNIBO e che riunisce gli Atenei di Torino, Padova, Salento, Palermo. Il punto di partenza: dati ufficiali scarsi e poco accessibili, un quadro di approfondimento scientifico e giuridico ancora frammentario, un discorso pubblico italiano sulla violenza contro le donne non ben focalizzato in quanto ancora stereotipato.
Al centro delle nostre relazioni, la realtà di un cammino verso l’eguaglianza di genere difficile, duro e davvero percorribile sino in fondo solo attraverso una responsabilità condivisa. Di fronte a tante e tanti studenti intervenuti con domande puntuali, ho sottolineato come i correttivi per il riequilibrio di genere siano il mezzo ancora necessario a offrire pari opportunità in ogni campo e quanto il ruolo dell’Università sia fondamentale per formare una classe dirigente consapevole degli strumenti da dispiegare per istituzioni forti, una democrazia paritaria, una società più giusta e competitiva. Importante il progetto illustrato da Pina Lalli e Stefania Capecchi del Dipartimento, per la costituzione di un Osservatorio web come luogo di raccolta, restituzione, divulgazione delle informazioni, e spazio attivatore di reti per la parità. Significativi tutti gli interventi, dalla relatrice speciale all’ONU per le violenze di genere Rashida Manjoo all’esperta analista Linda Laura Sabbadini, da Anna Pramstrahler della Casa delle donne di Bologna a Karen Boyle dell’Università di Strathclyde.
Leave A Comment