(REGGIO NEL WEB, 6 marzo) È stato un vero e proprio tsunami quello che ha travolto il Partito Democratico. Nelle urne gli italiani hanno dato un sonoro schiaffo a un partito che oggi è costretto a cedere il primo posto sul territorio locale e regionale. … Movimento5Stelle e centrodestra hanno conquistato anche il consenso degli elettori del PD delusi e il segretario nazionale Matteo Renzi ha annunciato le proprie dimissioni. Ma cosa accadrà ora nel Partito Democratico nazionale e locale? L’abbiamo chiesto a due noti esponenti reggiani del PD: Massimo Gazza (Sindaco di Boretto, ‘renziano’ di ferro dalla prima ora) e Roberta Mori (Consigliera regionale e referente per gli ‘orlandiani’).

DIMISSIONI DI RENZI. Mori: Credo che Renzi vada aiutato. Soprattutto da coloro che hanno condiviso fino ad ora una rovinosa strategia politica. Credo vada aiutato a fare la cosa giusta per evitare l’evaporazione della Comunità politica a cui orgogliosamente appartiene. Ascoltare nella stessa conferenza stampa le dimissioni del Segretario e la linea del Segretario di posizionamento del PD in questa fase delicata, significa non farsi carico delle proprie responsabilità”. Gazza: “Le dimissioni sono dovute. A seguito del dato elettorale un’assunzione di responsabilità era necessaria. È un risultato che fa riflettere sia il Partito Democratico sia il centrosinistra italiano. Le dimissioni sono giuste anche per consentire l’avvio di una profonda e seria riflessione sull’esistenza della sinistra e dei valori della sinistra europea nella società del 2018. Allo stesso tempo andrà individuata una nuova classe dirigente e nuove leadership. LEGGI IL SEGUITO