(Rimini, 16 febbraio) Una serata densa dal titolo “Quello che le donne non dicono”, promossa dalla Conferenza regionale delle Donne Democratiche con la coordinatrice Lucia Bongarzone, Emma Petitti e Sonia Alvisi tra le altre, è stata occasione per lanciare il nostro contributo alla campagna elettorale, per stimolare azioni ma anche ideali. Chiediamo a tutti gli eletti PD e in particolare alle donne elette di porsi al servizio di politiche di genere, equità, uguaglianza, perché riteniamo che queste politiche siano un imprescindibile volano di crescita e giustizia in una società dove le diseguaglianze si allargano e le donne vivono ancora grandi difficoltà. Dignità, autodeterminazione e autonomia della donna non siano più “capitolo a parte” o slogan privi di contenuti coerenti: siano parte integrante del programma, delle proposte, dell’agenda politica.

Parliamoci chiaro, il riequilibrio previsto dalla legge elettorale è stato aggirato con pluri-candidature femminili che hanno escluso altre donne. Consegniamo questa consapevolezza a chi siederà in Parlamento, unitamente alla responsabilità di promuovere un massiccio coinvolgimento delle donne nella vita pubblica, contenendo così cinismo e storture di potere tipiche dell’autoconservazione. Diciamo alle future elette: siate la voce delle tante che voce non hanno! Superiamo insieme i gap nelle retribuzioni, nelle carriere e pensioni, realizziamo servizi efficaci per la conciliazione dei tempi di cura e di lavoro; applichiamo in Sanità l’approccio scientifico della medicina di genere, facciamo vera prevenzione per il benessere femminile; e garantiamo il rispetto del ruolo della donna, la sua integrità, attraverso adeguati strumenti antidiscriminatori che incidano nell’educazione scolastica, nel linguaggio, nella comunicazione. Basta misure e interventi frammentati: l’approvazione all’unanimità della Convenzione di Istanbul per il contrasto ai femminicidi deve essere l’autorevole base che allinei in un’unica normativa nazionale organica le politiche di genere declinate in ottica di mainstreaming. Dal pubblico Daniele ci ha detto “Siate esigenti. Siate intransigenti. Non accontentatevi delle briciole. Ribellatevi!”. Sì, il tempo delle briciole è finito.