(Bologna) In occasione della proposta avanzata alla Commissione Parità di una Conferenza estera per l’area dell’America settentrionale, che verrà organizzata ad aprile, abbiamo invitato il collega consigliere Gianluigi Molinari, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, a rappresentarci anche i progetti sviluppati insieme ad Associazioni regionali ed estere che valorizzino il ruolo delle donne in azioni di empowerment femminile. Ricordo che in base al piano triennale 2016-2018 della Consulta, le Conferenze sono tre: quella relativa all’area Europa si è svolta a Parigi nel novembre 2016 (al centro i progetti di accoglienza e orientamento dei giovani migranti e l’obiettivo di intercettarne le reti informali), mentre per l’area dell’America meridionale si è tenuta lo scorso luglio a Buenos Aires. La tappa di New York riunirà anche le associazioni di emiliano-romagnoli di Asia, Africa e Oceania e completerà la “mappatura” dell’odierno fenomeno migratorio che interessa la nostra regione.
Molinari ha anche annunciato un Bando imminente (QUI IL SITO WEB della Consulta) destinato ad Enti locali e associazioni dell’Emilia-Romagna, a finanziare specifici progetti che “valorizzino le attività e le funzioni di carattere sociale, culturale, formativo ed assistenziale a favore dei corregionali all’estero, delle loro famiglie e discendenti”. Quanto al tema dell’esperienza e del valore aggiunto delle donne nelle emigrazioni, ne è esempio recente un progetto del liceo artistico Chierici di Reggio Emilia sostenuto dalla Consulta: “EMILIE” ha permesso a ragazze e ragazzi della classe 4’A – indirizzo Moda – di compiere una ricerca storica sulle italiane, in particolare della nostra regione, migrate in Francia. I racconti di vita, riscatto e imprenditorialità di queste donne all’estero, gli scambi con giovani fuggiti dalla guerra in Siria e in Africa del Liceo Paul Poiret e con studenti del Liceo Octave Feuillet -protagonisti di una ricerca sulla grande stilista Elsa Schiaparelli- hanno arricchito le conoscenze dei giovani reggiani e la consapevolezza del loro ruolo attivo di cittadine e cittadini del mondo.
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