(Bologna) Dopo la mia recente nomina, con decreto del presidente Bonaccini, a rappresentante della Regione Emilia-Romagna nella Rete nazionale Re.a.dy -rete delle pubbliche amministrazioni in prima linea contro le discriminazioni e per i diritti Lgbti– ho incontrato le Amministrazioni del territorio regionale aderenti alla Rete. Ciò nel quadro complessivo delle norme antidiscriminatorie portate avanti dalla Regione a partire dalla Legge quadro per la parità 6/2014, e con l’intento di costituire un coordinamento delle politiche locali e delle iniziative in materia. Hanno espresso un plauso per l’attivazione di un coordinamento regionale tutti i nostri Enti locali che fanno parte di Re.a.dy. Precisamente, hanno partecipato a questo primo confronto gli assessori Susanna Zaccaria del Comune di Bologna e Massimo Masetti del Comune di Casalecchio di Reno, la Sindaca di Castel Maggiore Belinda Gottardi, l’assessora Elisa Giovannetti e Giulia Covelli (Centro Donne) del Comune di Forlì, l’assessorato Cultura e pari opportunità del Comune di Ferrara  e l’assessore Gianni Tuffanelli di Fiscaglia, Irene Guadagnini quale assessora del Comune di Modena, Natalia Maramotti per il Comune di Reggio Emilia, l’assessora in Comune di Parma Nicoletta Paci. Buone pratiche di superamento degli stereotipi, delle intolleranze e di tutte le violenze legate all’orientamento o identità sessuale, in particolare le azioni educative svolte in ambito scolastico e sportivo, saranno condivise e valorizzate mediante strumenti efficaci capaci di incidere sulle politiche regionali, con l’obiettivo di rafforzare la cultura dei diritti, del rispetto, del riconoscimento reciproco.