(Bagnolo in Piano, 12 gennaio) Ho partecipato all’assemblea provinciale che ha rinnovato le rappresentanze dei Pensionati aderenti alla Confederazione italiana agricoltori (CIA). Dopo il saluto della Sindaca Paola Casali e la relazione del confermato presidente Giorgio Davoli, ho illustrato le principali politiche di welfare e salute della Regione Emilia-Romagna, in particolare quelle destinate a rafforzare i diritti e il benessere delle persone anziane, che in Emilia-Romagna sono oltre un milione, pari al 23,4% del totale della popolazione. La componente femminile prevale soprattutto tra gli over 75 e gli ultraottantenni, che rappresentano oggi rispettivamente il 12,4% e il 7,6% della popolazione regionale. Le stime ne indicano un significativo aumento nei prossimi anni, con quel che comporta per le famiglie – le donne in particolare ma per tutti i caregiver – impegnate ad assistere i propri cari non autosufficienti.
Per rispondere ai bisogni legati all’allungamento della speranza di vita, all’aumento di patologie croniche, “multimorbidità” e fragilità, il sistema regionale si sta attrezzando velocemente. Si punta da una parte sul Piano Regionale Prevenzione e sul sostegno all’invecchiamento attivo, dall’altra sulla presa in carico continuativa delle persone nel contesto dell’assistenza territoriale: dalle risorse sul Fondo per la non autosufficienza (435 milioni le risorse già oggi disponibili), a quelle destinate a Case della Salute e Ospedali di comunità, l’obiettivo è un’offerta di servizi di cure intermedie e ove possibile domiciliari in grado di non lasciare soli né anziani malati né i/le loro caregiver. Poi sul diritto alla casa e con il Reddito di solidarietà la Regione ha messo in campo un aiuto concreto verso le persone anziane rimaste sole e in difficoltà economiche. Tra gli interventi della mattinata quello di Alessandro Del Carlo, vicepresidente nazionale ANP/Cia, ha focalizzato i temi del trattamento previdenziale.
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