(Bologna, 28 novembre) All’Auditorium Enzo Biagi di Sala Borsa abbiamo inaugurato la mostra “Passi di libertà: il cammino dei nostri primi 70 anni”, un’esposizione itinerante patrocinata dalla Regione che ho già avuto modo di apprezzare a Correggio, promossa da Caterina Liotti del Centro documentazione donna di Modena ed Elena Falciano dell’archivio fototeca Spi Cgil di Reggio Emilia. Con il titolo “Da una storia di conquiste a un presente inquietante di violenza contro le donne. Perché?” abbiamo approfondito il tema della cultura patriarcale oggi e quello delle alleanze, tra donne, tra istituzioni e parti sociali ma anche tra sindacati, associazioni e mondo delle imprese, verso una parità a 360° nel lavoro, nel reddito, nelle opportunità di carriera. Perché il 9 per cento delle lavoratrici, incluse le donne in cerca di occupazione, hanno subito molestie e 1 milione e 100 mila donne hanno vissuto l’esperienza dei ricatti sessuali per ottenere o mantenere o migliorare un posto di lavoro.

Secondo l’Istat solo una donna su 5, tra quelle che hanno subito un ricatto sessuale, l’ha raccontato. La generale mancanza di informazione, prevenzione e tutela dalle discriminazioni, ha portato Cgil, Cisl e Uil Emilia-Romagna ad attivarsi per un Accordo, poi sottoscritto nel maggio scorso, con Confindustria regionale, su cui le parti si ritroveranno il 4 dicembre per verificare l’applicazione nelle aziende regionali e allargare la platea di lavoratrici e lavoratori coinvolti. Sono intervenute tra gli altri Elisabetta Perazzo e Anna Salfi della segreteria Cgil bolognese, Mirella Signoris dello Spi-Cgil Bologna, Antonella Raspadori della Cgil Emilia-Romagna. Per parte sua la presidente del Corecom Giovanna Cosenza ha rappresentato l’importanza della lotta agli stereotipi sessisti o discriminanti nella comunicazione, nella pubblicità, nel linguaggio dei media: un ambito di applicazione della legge quadro 6/2014 che il Corecom sta portando avanti insieme alla Regione, viatico di una cultura del rispetto dei ruoli che è base di civiltà e democrazia paritaria.