(Roma, 25 novembre) “Sbaglia chi pensa che la violenza sia una questione che riguarda esclusivamente le donne. No, riguarda tutto il Paese e sfregia la nostra comunità.” Così la presidente Laura Boldrini nell’intervento introduttivo di una Giornata inedita ed emozionante (qui il VIDEO integrale), promossa dalla Presidenza della Camera per andare oltre le celebrazioni e riunire a Montecitorio, quale luogo del potere decisionale democratico per eccellenza, tantissime donne con la loro storia, testimonianza e desiderio di esserci per sconfiggere la violenza di genere. Una ritrovata alleanza femminile che si rivolge agli uomini, alla società, alle istituzioni italiane di ogni livello, “per uscire finalmente da quella cultura che per secoli, per millenni, ha ridotto la donna a una proprietà“. E’ intervenuta anche la sottosegretaria con delega alle Pari Opportunità Maria Elena Boschi. In 1.400 abbiamo risposto all’invito (tra cui una bella delegazione dall’Emilia-Romagna e numerose presidenti della conferenza nazionale degli Organismi per la Parità regionali) e gremito non solo l’Aula ma altre sale del Parlamento, mentre donne di ogni estrazione, così diverse eppure unite in questa sfida consapevole, hanno parlato un linguaggio di verità.

Ecco solo alcuni stralci che toccano le tante forme di abuso e prevaricazione che vogliamo arrivare a cancellare. “Sono qui perché sono sopravvissuta a 4 coltellate alla schiena .. anche se spesso mi sono sentita l’imputata.” Emanuela De Vito. “I bambini diventano lo strumento per infierire ancora sulla donna vittima di violenza maschile … Federico è stato ucciso a 8 anni dal padre. Mi definirono una madre alienante.” Antonella Penati vittima di figlicidio. “A fronte delle lotte e del cammino di autocoscienza delle donne è rimasto un vuoto di consapevolezza maschile… ma la violenza non è un destino.” Nicoletta Malesa, Centro ascolto uomini maltrattanti, Sardegna. “Mia figlia è stata costretta a togliersi la vita per essere dimenticata mentre tutti devono aver diritto all’oblio.” Maria Teresa Giglio mamma di Tiziana Cantone. “Quelle parole violente mi hanno schiacciata. Per essere vittima di quella cattiveria basta solo essere donna… Un dolore condiviso pesa la metà.” Alice Masala, vittima di cyberbullismo. “In un attimo mi hanno ridotto ad una schiava…chi compra il corpo delle donne è complice dei trafficanti… Traffichiamo la speranza! #slavesnomore Blessing Okoedion, vittima di tratta.