(Modena, 9 novembre) Nella Sala di rappresentanza del Comune, un seminario promosso dalla Commissione PO del Comitato Unitario Professioni ha affrontato molti temi, dalle tutele giuridiche per le donne vittime di stalking alle politiche che servono per l’empowerment femminile e la formazione di competenze utili al Paese. Occasioni come questa dimostrano quanto è grande il bisogno di confrontarsi per maturare consapevolezza sui contenuti complessi dell’uguaglianza sostanziale, per contribuire ad attuare davvero la nostra Costituzione. Grazie all’impegno della prof.ra Mirella Guicciardi, hanno aderito ed erano presenti numerose avvocate, medici, ingegneri/e e altri ordini professionali, poi studenti e studentesse di Istituti Tecnici e Licei modenesi già coinvolti nei corsi annuali per la parità e contro le discriminazioni organizzati dalla CPO del Comitato.

Chiamata a relazionare su ”equità e parità di genere nel lavoro come opportunità di sviluppo”, sono partita da alcuni dati che riguardano la “segregazione” formativa e lavorativa, il conseguente divario occupazionale e di reddito fra donne e uomini (ad esempio tra i disoccupati che non cercano lavoro il 40,3% sono donne, solo il 16,2% uomini, e il 61,5% delle donne italiane, contro il 22,9 maschile, non guadagnano abbastanza per essere autonome). Le discriminazioni in atto sono molte, causa stereotipi di genere e di ruolo, alcune lacune normative e servizi insufficienti per i figli e la conciliazione vita-cura-lavoro. Persino in Emilia-Romagna dove è più forte e radicata la cultura paritaria, educativa e il lavoro femminile, le donne caregiver anche giovanissime sono più numerose dei maschi e i Nidi per la prima infanzia non coprono la domanda. Presto firmeremo un impegno congiunto tra Regione e Professioni per rafforzare tutte queste politiche attive di pari opportunità.