(28 ottobre) Migranti di epoche passate e donne di oggi che vivono all’estero, figure “pontiere” in grado di prevenire o risolvere conflitti fra culture, punti di riferimento di una ritrovata comunità. Non da oggi la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo ha cercato di valorizzare l’emigrazione femminile, di superare una rappresentazione della donna migrante come marginale per evidenziarne al contrario l’azione integratrice che svolge sul piano relazionale, sociale e lavorativo. Il tema sarà rilanciato in occasione della prossima assemblea plenaria della Consulta, che si tiene a Bedonia (PR) dal 6 all’8 novembre, grazie all’apporto progettuale delle nostre associazioni all’estero. Protagonista tra le altre sarà l’Associazione emiliano-romagnola che ha sede a Parigi presieduta da Patrizia Molteni che, in collaborazione con Antonia Pingitore dell’Associazione Femmes nomades, sta tessendo una rete a sostegno degli expat, per far superare loro spaesamento e solitudine nell’impegnativa esperienza all’estero mettendo al centro le relazioni tra donne.