(Bologna, 11 ottobre) La presidente del Corecom Giovanna Cosenza ha illustrato in commissione Parità e Diritti delle Persone attività, compiti e risultati ottenuti nell’ultimo anno da questo importante organo di livello regionale che svolge funzioni delegate dall’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Rilevanti le sue funzioni di garanzia per cittadini e imprese nella risoluzione di controversie con i gestori dei servizi di telecomunicazioni; il Corecom controlla poi l’applicazione della par condicio, vigila sui sondaggi e sulla ricezione di Rai3 Emilia Romagna, e vigila sull’uso di internet da parte dei minori. Proprio questa è l’attività che più sta a cuore alla presidente Cosenza ed interessa la Commissione. Sulla base del protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale per l’uso consapevole delle nuove tecnologie e prevenire il cyberbullismo, al progetto A SCUOLA CON I MEDIA – laboratori e incontri di educazione al web e social network – hanno già partecipato 145 classi, 3mila ragazzi e ragazze in 18 istituti della regione.

Abbiamo convenuto di sostenere attivamente e ampliare la platea di questo progetto educativo. Per il resto la Relazione Corecom evidenzia come dal 2005 al 2016 le conciliazioni e l’adozione di provvedimenti temporanei siano aumentate moltissimo: da 109 le istanze sono arrivate a 6.214. I principali motivi di controversie sono spese e fatturazioni non giustificate, la mancata fornitura del servizio e la sua interruzione o sospensione. Al primo posto dei gestori coinvolti c’è Telecom Italia, a seguire Vodafone e Wind, al quarto posto Fastweb. La Commissione Parità ha poi ascoltato il presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, Gian Luigi Molinari,

sulle attività in programma: in occasione della riunione annuale aperta a tutti i consultori italiani ed esteri che si terrà dal 6 all’8 novembre in provincia di Parma, si decideranno i progetti culturali e di ricerca su cui puntare nei mesi a venire; fra i temi avrà una particolare attenzione l’emigrazione femminile, che la Consulta porterà alla conferenza d’area in nord America, prevista per la primavera del 2018.