Sono stata invitata nella trasmissione mattutina di Telereggio, Buongiorno Reggio (guarda il VIDEO), a discutere del percorso già avviato dalla nostra Regione per ampliare e rafforzare le competenze dell’Ente cogliendo l’opportunità offerta dall’art. 116 della Costituzione. Con me nella diretta condotta da Susanna Ferrari, hanno argomentato su ‘regionalismo’ e autonomie il direttore di Tg Reggio Gabriele Franzini, il Sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro in qualità di coordinatore provinciale dell’Anci e, in collegamento, il segretario della Lega Nord emiliana Gianluca Vinci. Rispetto a Lombardia e Veneto, che hanno indetto per il 22 ottobre un referendum consultivo (cioè non vincolante) che chiede se intraprendere il negoziato col Governo per maggiori autonomia e risorse, l’Emilia-Romagna ha scelto di presentare direttamente il progetto dopo averlo condiviso con la società nelle abituali sedi della concertazione e con i firmatari del Patto per il lavoro.
La differenza è tutta politica. Le due Regioni a guida leghista rivendicano il diritto di tenersi la ricchezza prodotta e chiedono il consenso popolare su una sorta di chimera secessionistica; la nostra Regione invece ritiene intoccabile l’unità e la solidarietà nazionale considerando al tempo stesso che l’Emilia-Romagna ha una situazione socio-economica positiva che può essere da traino alla crescita del Paese, a patto che possa incidere di più. Rimandando alla fase successiva, dell’intesa con il Governo, la quantificazione delle risorse tributarie di cui disporre, il progetto regionale punta a rafforzare 4 aree strategiche: Lavoro e formazione, Imprese, ricerca e sviluppo, Sanità, Governo del territorio e Ambiente. Significa, solo per fare alcuni esempi, più finanziamenti certi per lo sviluppo delle aziende e la salubrità dei prodotti, personale medico specializzato dove e quando serve o, ancora, una modulazione più equa dei ticket farmaceutici.
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