(Imola, 23 settembre) Alla Festa dell’Unità nazionale abbiamo riunito il coordinamento delle Donne Democratiche per riprendere un percorso interrotto. Dopo l’uscita dal Partito della portavoce nazionale, molte di noi hanno sentito l’esigenza di ripartire da proposte e contenuti, affermando la volontà -oltre che il diritto- delle donne di vivere in un Paese dove libertà e sicurezza siano una realtà.. e non solo dichiarazioni di circostanza a commento di fatti di cronaca, a seguito di femminicidi spesso annunciati. Le donne meritano una piattaforma integrata di norme ed azioni antidiscriminatorie che attuino pienamente la Convenzione di Istanbul per prevenire la violenza domestica. Occorre impegno politico unitario e determinazione per mettere al centro del rilancio del ‘sistema Paese’ la lotta alle diseguaglianze, senza dimenticare che in molte parti del mondo la condizione femminile è del tutto inaccettabile.

Secondo noi la Conferenza delle Donne Democratiche, prevista dallo Statuto PD, istituita a livello di molti territori dove ha continuato a promuovere partecipazione e iniziative, deve essere luogo autonomo e autorevole di elaborazione politica, che porta uno sguardo differente nella lettura dei problemi e nella ricerca delle soluzioni in stretto raccordo con le istituzioni e la società tutta. A tal fine abbiamo deciso che un comitato organizzatore composto da alcune di noi a partire da coordinatrici regionali, in collaborazione con la segreteria nazionale del PD, lancerà una nuova campagna di adesione aperta a quante, iscritte e non iscritte, vogliano contribuire al rilancio di una politica utile, orientata alla democrazia paritaria quale leva di sviluppo sociale.