(COMUNICATO 14 settembre) «All’indomani dell’ultimo barbaro femminicidio, diventa ancora più intollerabile imbattersi in una campagna pubblicitaria che con un linguaggio volgare e sessista alimenta nell’immaginario collettivo l’idea della “donna oggetto”». Questo il commento della presidente della Commissione Parità e Diritti dell’Assemblea regionale, Roberta Mori, a cui non è passata inosservata la recente promozione scelta dal negozio che vende occhiali in pieno centro a Reggio Emilia. «Appena ne sono venuta a conoscenza e ho visto il volantino – spiega – ho inviato una denuncia scritta all’Istituto nazionale di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), autorità che in Italia è preposta a censurare e imporre alle aziende aderenti il ritiro di pubblicità scorrette e offensive.»

«Chiunque – sottolinea la presidente Mori – si senta offeso, discriminato o raggirato da un messaggio pubblicitario può esercitare la propria responsabilità di cittadino e cittadina compilando e inviando il modulo di denuncia sul sito web dell’Istituto (www.iap.it), con la certezza di ricevere risposta e attivazione nel giro di pochi giorni. Ritengo – aggiunge – che sia un buon modo di applicare concretamente la propria indignazione.» E questa pubblicità secondo la presidente e consigliera regionale, merita una profonda indignazione al pari di altre che a volte passano sotto silenzio. «Si tratta di messaggi che nutrono l’inciviltà della prevaricazione e della violenza, deleteri per l’emancipazione femminile e il progresso dell’intera società» – conclude.