(Parma, 5 settembre) Prosegue il percorso attuativo della Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere, con un altro Comune capoluogo a siglare il protocollo d’intesa con la Regione Emilia-Romagna, rafforzando così le proprie politiche strutturali di promozione dei diritti femminili e di contrasto alle disparità e violenze di genere. Ha firmato con me l’assessora comunale alle pari opportunità Nicoletta Paci, che ha dichiarato come attraverso questa intesa il Comune di Parma si farà anche “promotore e capofila nei confronti delle altre realtà sul territorio provinciale per il contrasto alle differenze e discriminazioni di genere”. La volontà che stiamo condividendo sui territori è proprio quella di concretizzare azioni capillari in ogni ambito, fondate sulla cultura della prevenzione e sul coinvolgimento più ampio poiché, per contrastare le iniquità e la violenza sulle donne, serve una stretta alleanza fra tutte le istituzioni e la società civile.
L’assessora Paci ha sottolineato e ricordato che l’Emilia-Romagna è stata la prima Regione, a seguito della Convenzione di Istanbul (siglata nel maggio del 2011 e ratificata dall’Italia il 27 giugno 2013), a emanare una legge applicativa per la prevenzione della violenza domestica di genere. Per citare solo alcuni dei 21 punti del Protocollo d’Intesa tra Comune e Regione esso prevede: promozione della medicina di genere, valorizzazione del ruolo delle donne nella vita civile e pubblica, promozione di un linguaggio non discriminante, progetti educativi finalizzati al rispetto delle differenze e al benessere psicofisico di bambine/i e giovani, monitoraggio e contrasto della diffusione di messaggi pubblicitari sessisti e violenti lesivi della dignità delle persone, in particolare delle donne, l’attuazione della parità di accesso a tutte le nomine.
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