SIpuntinascita(Bologna) Fra i temi dibattuti in Aula segnalo quelli che riguardano la salute pubblica e l’accessibilità ai servizi sanitari. Intervenendo sui Punti nascita ospedalieri che, in base alle direttive nazionali, rischiano la chiusura ove non rispettano alcuni criteri di sicurezza, sia l’assessore alla sanità che il presidente della Regione hanno ribadito che la Commissione tecnico-scientifica Percorso nascita non ha terminato il suo lavoro e niente è stato ancora deciso per quanto riguarda i punti nascita di Borgo Val di Taro (Parma), Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia), Pavullo nel Frignano (Modena). Nonostante i numeri di parti effettuati -inferiori ai 500 l’anno previsti dall’Accordo Stato-Regioni- e i numeri dei cesarei superiori ai parametri, la nostra Regione chiederà al ministero della Salute la deroga agli standard, al fine di mantenere aperti tutti e tre i presidi di montagna. Un passo della Giunta coerente all’impegno che abbiamo assunto con i comitati Salviamo le Cicogne e per il Sant’Anna di Castelnovo Monti nell’incontro di febbraio.

SMOG_BACINOPADANOL’Assemblea legislativa ha poi votato due ordini del giorno che impegnano la Giunta ad ampliare e rendere effettivo per i cittadini l’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico sul territorio regionale. E ha approvato una norma che vieta ai minori il gioco d’azzardo anche nelle forme che erogano premi: un progresso sul fronte della prevenzione alle azzardopatie. Infine, abbiamo approvato in via definitiva il nuovo Piano aria integrato regionale che ha l’obiettivo di abbattere lo smog, in particolare le polveri sottili e gli ossidi di azoto che provocano tanti danni alla nostra salute, anche a causa delle condizioni climatiche tipiche del bacino padano. Il Piano prevede

meno traffico nelle città e più aree verdi, ciclabili e pedonali, risorse aggiuntive per il trasporto pubblico con autobus ecologici al posto dei vecchi mezzi, ecoincentivi da 2.500 euro per rottamare i veicoli commerciali leggeri inquinanti e promuovere la mobilità elettrica, misure per ridurre l’inquinamento prodotto da attività industriali e agricole. 94 le azioni, sostenute con 300 milioni di investimenti da qui al 2020, per migliorare la qualità dell’aria e far scendere dal 64% all’1% la popolazione esposta a più di 35 superamenti l’anno per le polveri sottili.