(Bologna, 5 aprile) Si procede con rispetto per il ruolo dei sindaci, ma il nostro obiettivo è quello di far rispettare la legge. Sintetizzo così il monitoraggio che la commissione Parità sta portando avanti sull’applicazione della ‘Legge Delrio’ (L. 56/2014) in base alla quale nelle Giunte comunali “nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento”. I dati ricevuti dal Difensore civico dell’Emilia-Romagna, che ho presentato in Commissione quale aggiornamento periodico, mostra passi in avanti ma anche Comuni che non si attivano nonostante la segnalazione inviata dal Difensore civico a tutti i Comuni emiliano-romagnoli sopra i 3.000 abitanti, nonché i solleciti rivolti in casi specifici. Sui 13 comuni che risultavano inadempienti a metà febbraio, 4 si sono attivati in seguito all’intervento.
A Castelfranco Emilia nel modenese (come già in precedenza a Baiso e ad Alto Reno Terme) il Sindaco si è messo in regola nominando una donna nell’esecutivo, a Casina (Re) è stato fatto un bando pubblico e sulla base degli esiti sono state nominate due assessore. Anche a Brisighella (Ra) è stato indetto un bando di selezione pubblica ma al momento non sono state trovate candidate rispondenti ai requisiti. Infine a Granarolo nel bolognese, il Sindaco ha spiegato che in seguito alle dimissioni di due assessore, ha assunto personalmente le rispettive deleghe, dopo aver esperito ogni tentativo utile per trovare candidate disponibili. Tra i Comuni che ad oggi non hanno adeguato la composizione della Giunta, senza aver fornito una valida motivazione, ci sono
Modena (unico comune capoluogo di provincia), Bomporto e Zocca sempre nel modenese; Minerbio (Bo), Saludecio (Rn), Polesine Zibello (Pr), Borgonovo Val Tidone (Pc), Tresigallo e Lagosanto (Fe). Nel caso di Lagosanto il genere sotto-rappresentato è quello maschile. La legge non prevede sanzioni, ma è strettamente vincolante per i sindaci e le sindache cui competono le nomine in Giunta. Come ha chiarito infatti lo stesso Difensore civico regionale, il rispetto della quota di genere nella composizione della Giunta comunale rappresenta un “ineludibile parametro di legittimità” per gli atti della stessa Giunta comunale, che diversamente potrebbero essere invalidati in caso di ricorso. Continueremo quindi a tener monitorata la situazione.
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