(3 aprile) Si è conclusa la fase dei congressi nei circoli PD, che ha visto Andrea Orlando attestarsi al 35% su base regionale (VEDI I RISULTATI COMPLETI). In alcuni territori il risultato è stato ancora più positivo come in provincia di Reggio Emilia dove ha raggiunto il 40,43%, o a Bologna città, dove il segretario uscente Matteo Renzi non è riuscito a superare la soglia del 50% e ha staccato il nostro candidato di soli 50 voti. Si tratta di risultati non scontati. Da qui ripartiamo per la seconda fase in vista delle Primarie del 30 aprile, continuando a parlare di contenuti, a spiegare la nostra idea di partito, ad aprirci e ad ascoltare chi è deluso e si è allontanato. Proseguiremo nel percorso iniziato durante questo breve congresso continuando a riallacciare i rapporti con i sindacati, le organizzazioni datoriali, le associazioni e le altre forze del centrosinistra. Continuiamo ad impegnarci per recuperare tante persone che in questi anni abbiamo perso per strada, cercando di capire le loro ragioni e provando a trovare risposte adeguate. Riusciremo a mantenere la vocazione maggioritaria solo costruendo un partito inclusivo, che ha l’ambizione di ascoltare e non di ascoltarsi, che non pensa di bastare a se stesso.
Lavoriamo perché le Primarie servano a ridiscutere e a ridisegnare l’agenda dei diritti, a dare risposte, a unire, a rimettere al centro le persone e non a contarci come tifosi di squadre avversarie. I nostri avversari sono le destre e i populismi, pericolosi per la democrazia: dovremmo concentrarci su come sconfiggerli e su come creare un vasto consenso che ci riporti alla guida del Paese. Sabato 8 aprile saremo anche noi alla conferenza programmatica convocata a Napoli da Andrea Orlando: perché questa è la politica in cui crediamo, quella che analizza i problemi, senza nasconderli, e cerca le soluzioni, con la partecipazione di tutti.
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