roberta_mori-696x462(Bologna) Riconoscere la violenza psicologica è il primo passo, mai scontato, per affrontarne cause e conseguenze. Per questo l’associazione Teatra ha riunito per il terzo anno, in un convegno di approfondimento patrocinato dall’Assemblea legislativa, professionisti e istituzioni preposti a vario titolo ad intercettare e poi farsi carico delle persone, sempre più numerose e in gran parte donne, che vivono questi gravi problemi. Sono intervenuti la Consigliera di parità regionale Rosa Amorevole, parlando della discriminazione sessuale sul lavoro quale “strumento” di violenza psicologica, lo psicologo del centro Liberiamoci dalla Violenza dell’Ausl di Modena Giorgio Penuti, la criminologa Cinzia Mammoliti, l‘avvocato mediatore familiare Iacopo Savi e la Marescialla dei Carabinieri Margherita Spadale, che ha raccontato delle denunce che raccoglie e della presa in carico successiva grazie alla collaborazione con centri e servizi sociosanitari.

donne dell'estNel mio intervento (VIDEO) ho delineato le politiche di prevenzione che la Regione sta attuando in una valorizzazione sempre più incisiva delle reti territoriali di soggetti pubblici e privati impegnati sul contrasto alla violenza di genere. Ho poi sottolineato come il sessismo nella pubblicità, sui social media, in TV, nella comunicazione in generale, sia un veicolo potente quanto insidioso di cultura discriminatoria e violenza psicologica. Ultimi di innumerevoli esempi: la trasmissione Rai Parliamone sabato (con testimonianze e ragioni per le quali le donne dell’est guadagnano “punti” rispetto alle italiane, dall’essere più sexy alla remissività); o la locandina corredata di sesso orale quale trofeo di orgoglio maschile, che studenti del Politecnico di Torino hanno divulgato per pubblicizzare una festa studentesca. Attenzione e intransigenza sono d’obbligo, per affermare la dignità della donna, per fermare messaggi che nutrono l’inciviltà e le violenze, particolarmente gravi se a veicolarli è il cosiddetto Servizio Pubblico. Grazie alla presidente del Corecom regionale Giovanna Cosenza, per la pronta segnalazione all’Autorità nazionale Garante delle telecomunicazioni.