Aula_mori_ok(Bologna, 21 marzo) Preoccupata per la scadenza a fine mese degli ammortizzatori sociali, ho presentato insieme ai consiglieri Silvia Prodi e Yuri Torri un’interrogazione a risposta immediata, per chiedere alla Giunta quale sia lo stato delle trattative o proposte di acquisizione delle aziende Coopsette e che tipo di impegno intenda promuovere per la ricollocazione di tutti i lavoratori e lavoratrici. Ho ricordato che fin dal principio della crisi la Regione Emilia-Romagna si è attivata per la procedura di liquidazione e la tutela dei dipendenti, prima con l’accordo in sede ministeriale del 30 novembre 2015, per la cassa integrazione a favore di 509 lavoratori, poi per l’estensione degli ammortizzatori sociali consentendo la cassa integrazione in deroga sino ad oggi. Le CIG sono in scadenza anche per i lavoratori di Methis e Teleya, rami d’azienda di Coopsette finiti nella liquidazione, che hanno di recente manifestato una forte preoccupazione anche perché le attuali offerte di acquisizione non convincono.

Bologna_presidioCoopsette2Oggi, rispondendo in Aula alle mie domande, l’assessora Palma Costi ha dato gli ultimi aggiornamenti affermando che “alla scadenza degli ammortizzatori, le persone ancora senza lavoro usufruiranno della Naspi e saranno prese in carico dall’Agenzia Regionale del Lavoro attraverso la sottoscrizione dei patti personalizzati necessari ad intraprendere un percorso di formazione finalizzato alla ricollocazione lavorativa. L’obiettivo è la rioccupazione”. Un impegno dunque importante e non scontato della Regione che, con gli amministratori locali del territorio reggiano coinvolto da questa gravissima crisi, sta lavorando alla condivisione di un patto territoriale per l’occupazione (in linea con il patto per il lavoro regionale), insieme alle associazioni di categoria e alle organizzazioni sindacali. Questa infine la situazione aggiornata: Coopsette si trova da inizio 2017 con 247 dipendenti; cinque sono fuori regione, 51 sono di Teleya, 51 di Methis e 140 rientrano nel comparto edilizia.

Per i lavoratori di Methis è prevista la cassa in deroga regionale per 4 mesi in continuità con la CIGS ministeriale scaduta il 28 febbraio. Per tutti gli altri 186 addetti del comparto edilizia e di Teleya è prevista invece la CIG in deroga regionale per quattro mesi in continuità con la CIGS ministeriale scaduta il 30 novembre 2016. Al termine dei periodi di CIG in deroga regionale (il 30 giugno per Methis, il 31 marzo per gli altri 186 dipendenti dell’edilizia e di Teleya) resteranno in forza a Coopsette solamente gli addetti necessari all’ordinario svolgimento delle attività liquidatorie. Per il personale operante nel ramo aziendale Teleya e in quello edile è già stata avviata una procedura di licenziamento collettivo che prevede la cessazione dei rapporti di lavoro 31 marzo. Mentre per il ramo d’azienda Methis, se non andasse a buon fine il processo di cessione di ramo d’azienda, si prevede la cessazione dei rapporti di lavoro al termine della CIG in deroga regionale al 30 giugno. I procedimenti di licenziamento collettivo avviati coinvolgono pertanto 217 addetti su 237. Rispetto alle offerte di acquisto dei rami aziendali, nonostante l’esperimento di una procedura di evidenza pubblica terminata il 15.2.2017 relativa ai rami Teleya e Methis, non si sono ad oggi concretizzate offerte di acquisto. Complessivamente sono stati oltre 180 i lavoratori provenienti dal gruppo Coopsette che hanno avuto accesso alle misure realizzate nell’ambito del Piano di intervento promosso dalla nostra Regione per favorirne il reinserimento lavorativo.