(Modena, 18 marzo) Un sabato mattina stimolante trascorso al Liceo scientifico statale Wiligelmo dove ho tenuto una lezione che, come già in passate occasioni, si è tradotta in un dialogo denso di contenuti con ragazze e ragazzi dai 16 ai 18 anni che si dimostrano molto attenti e sensibili. Grazie dell’invito alla prof.ssa Iris Montorsi, che da un paio di anni ha aderito con entusiasmo al progetto educativo “Discriminazioni, parità e pari opportunità”, messo in campo dal Comitato Unico delle Professioni intellettuali di Modena e patrocinato dalla Commissione regionale per la parità e i diritti delle persone. Con me durante l’incontro, la promotrice del progetto Mirella Guicciardi che, come coordinatrice della Commissione pari opportunità del CUP, anche per il 2017 ha organizzato le richieste delle Scuole superiori incrociandole con le disponibilità di relatori e relatrici competenti in materia, provenienti da Università e altre istituzioni.
Partendo dalla Costituzione, ove sancisce l’uguaglianza e la parità di genere quale tratto distintivo dei nostri diritti di cittadinanza, ho tracciato un quadro normativo ancora in gran parte disatteso, focalizzando sia i problemi sociali (quali sono la “segregazione” formativa e lavorativa femminile e la violenza che colpisce le donne) da risolvere, che le azioni positive necessarie ad affermare pienamente i diritti della persona. Gli stessi interventi delle studentesse e degli studenti hanno confermato l’utilità di questo approccio formativo sui diritti e contro tutte le discriminazioni che coinvolga direttamente gli adolescenti, che li attrezzi contro gli stereotipi e sulle regole – scritte o meno – di una convivenza civile e di un’inclusione tesa allo sviluppo della società. Una società dove anche le giovani generazioni siano consapevoli della propria soggettività nel rispetto delle differenze.
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