Bologna_confelette_parlamentari_13mar17(Bologna) L’8 marzo è passato ma il percorso per la parità richiede impegno costante, lontano dai riflettori, tutti i giorni. “365 giorni l’anno” è lo slogan scelto dalla Commissione per la parità e i diritti delle persone per riunire la Conferenza delle Elette dell’Emilia-Romagna in un confronto plurale sulle attuali politiche antidiscriminatorie e sui provvedimenti in itinere, coinvolgendo questa volta, oltre alle amministratrici locali, i Parlamentari, le Parlamentari e Associazioni regionali che operano a favore dei diritti femminili e della persona. Sono molti gli interventi normativi ancora attesi a livello nazionale, volti a colmare la distanza che separa uomini e donne nella vita pubblica e in quella privata, che inciderebbero molto positivamente sull’occupazione, il lavoro e il welfare, la tutela della salute, lo sport. Ce ne hanno parlato, presente l’assessora Emma Petitti, alcuni parlamentari eletti in Emilia-Romagna, che hanno accolto il nostro invito comprendendo la necessità di un’azione più integrata tra i diversi livelli istituzionali e territoriali.

Bologna_confelette_13mar17La deputata Antonella Incerti ha ricordato la sua proposta di legge sulla parità di genere -non ancora calendarizzata in commissione- ispirata alla legge quadro dell’Emilia-Romagna, in quanto finalizzata a superare l’attuale frammentazione e dare strutturalità alle politiche di genere. La senatrice Josefa Idem ha invece parlato della proposta di legge per la parità delle atlete professioniste e in ambito sportivo, anche in questo caso iscritta ma in attesa di essere discussa. L’onorevole Marilena Fabbri ha riferito sul testo approvato alla Camera (in attesa del passaggio in Senato) per la tutela degli orfani di femminicidio domestico, mentre Paola Boldrini, firmataria della proposta di legge per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere, ha ricordato l’impegno che ha portato alla firma di un protocollo per introdurre l’approccio di genere negli insegnamenti delle facoltà di medicina di numerosi atenei. Dei temi affrontati dalla commissione Lavoro della Camera ha poi parlato la deputata Patrizia Maestri, che ha rappresentato un impegno costante per arrivare a riconoscere il lavoro di cura e i carichi familiari delle donne. Il senatore Sergio Lo Giudice ha tracciato il quadro degli interventi normativi adottati nel corso di questa legislatura in tema di diritto di famiglia, mentre l’onorevole Maino Marchi ha ricordato che la nuova legge di contabilità ha normato il bilancio di genere e il Pil non sarà più l’unico indicatore per valutare lo stato di benessere del Paese.

Con questa conferenza delle elette allargata ci premeva fare il punto sul percorso di affermazione della parità a tutti i livelli, regionale e nazionale, e sui futuri passi da compiere. Un terreno di lavoro che richiede appunto una integrazione tra le diverse responsabilità di governo e il protagonismo di tutti i soggetti coinvolti (comprese le associazioni territoriali), perché solo così è possibile realizzare politiche strutturali di equità che permangano nel tempo. L’istituzione di organismi e l’adozione di una serie di provvedimenti che siano il più possibile uniformi e coerenti, obbediscono alla stessa logica. In questa prospettiva va anche la prossima istituzione del Tavolo regionale per le politiche di genere, al quale prenderanno parte le rappresentanze di tutti i segmenti della società, dalle imprese al volontariato, dagli enti locali alle associazioni, per costruire una rete potente contro le discriminazioni.

“Stiamo dimostrando nei fatti che stiamo rispettando l’impegno preso dopo il varo della prima legge regionale sulla parità adottata in Italia”, ha detto l’assessora alle Pari opportunità, Emma Petitti, riferendosi alle misure adottate dalla Regione a seguito della Legge quadro 6/2014″. Tra queste c’è il Piano antiviolenza adottato nel maggio scorso. Per tutto il lavoro di contrasto alla violenza, tra le risorse nazionali e quelle regionali, – ha ricordato l’assessora – l’Emilia-Romagna potrà contare nel prossimo biennio su quasi 4 milioni di euro. Nei prossimi giorni verrà anche definito l’Osservatorio regionale, uno strumento che assieme al Bilancio di genere sarà utile a valutare l’impatto delle misure adottate per il superamento della violenza e l’effettiva parità. Partirà poi il tavolo con tutti i soggetti (enti locali, associazioni, forze sociali) che hanno un ruolo attivo. “In questo senso – ha ribadito Petitti – credo che la Conferenza delle elette abbia una funzione fondamentale per indirizzarci nelle scelte e per far sì che tutte le azioni indicate nella legge possano prendere forma”. Tra le amministratrici locali che hanno partecipato alla conferenza sono intervenute: Paola Casali (sindaca di Bagnolo in Piano e delegata alle pari opportunità della Provincia di Reggio Emilia) Claudia Gatta, assessora alle Politiche sociali del Comune di Faenza, Unione Romagna Faentina – Ravenna), Domenica Spinelli, sindaca del Comune di Coriano – Rimini); Chiara Casoni (consigliera Comune di Casalecchio di Reno-Bologna). Numerose le rappresentanti di associazioni, centri antiviolenza e comitati pari opportunità di professioni e categorie imprenditoriali.