sedeAssemblea(Bologna, 21 febbraio) In commissione Politiche per la salute e sociali abbiamo dato parere positivo all’atteso regolamento della Giunta, collegato all’approvazione della legge regionale 24/2016, sulle modalità di attuazione del Reddito di solidarietà (Res). Presentato dall’assessora al welfare Gualmini, il documento individua i beneficiari, i requisiti e le modalità di accesso e stabilisce una sospensione della ricezione delle domande in caso di esaurimento delle risorse disponibili, che ammontano a 35 milioni per questo primo anno. La misura potrebbe interessare fino a 80mila persone che oggi vivono in condizioni di povertà, tra cui soprattutto giovani coppie con tre o più figli a carico, single, anziani con bassissimo reddito. Tra le regole, vi è la presentazione di una Dichiarazione sostituiva unica (Dsu) ai fini Isee, in corso di validità, da cui risulti un valore non superiore ai 3.000 euro.

cooperazioneL’ammontare del Res è proporzionato alla numerosità del nucleo familiare e si andrà da un minimo di 80 euro mensili per una singola persona, ai 400 euro per cinque componenti. Si individuano poi i soggetti coinvolti nel progetto di attivazione sociale e inserimento lavorativo che viene attivato insieme al Reddito. Trovate maggiori informazioni a questo LINK. Per quanto riguarda l’efficacia della misura e il coordinamento tra Res e Sostegno nazionale per l’inclusione attiva (Sia), ricordo l’ordine del giorno che abbiamo approvato assieme alla legge, che impegna la Giunta ad ampliare ove possibile la platea dei beneficiari sulla base del primo rapporto di monitoraggio sul Reddito di solidarietà e ad utilizzare i fondi statali non spesi per un sostegno all’occupazione giovanile. La verifica sui territori, presso i Comuni e i Servizi, sarà fondamentale al fine di correggere il tiro ove serve e mettere sempre le risorse a disposizione di chi ne ha davvero bisogno.