Immagini dell’orrore dell’Olocausto, per rilanciare il senso di comunità attorno ad una delle pagine più oscure della storia umana, per sottolineare la responsabilità di ognuno nell’impedire all’odio e alla disumanità di prevalere. Con questa scelta l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha celebrato il 27 gennaio, Giorno della Memoria. Davanti a tanti studenti delle scuole medie superiori, si è inaugurata nella nostra sede di Bologna “Immagini dal silenzio”, la mostra fotografica dedicata alla Shoah realizzata nel 1955 dal Comune di Carpi e che sollevò per la prima volta nel dopoguerra il velo sulle responsabilità anche italiane nel genocidio degli Ebrei. A spiegare l’iniziativa e l’impegno di alimentare la Memoria, accanto alla presidente Simonetta Saliera il presidente della Fondazione Fossoli, Pierluigi Castagnetti e le Autorità della Comunità ebraica bolognese.
“Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere”. Ripropongo questa pregnante frase di José Saramago in quanto racchiude tutto. Nessuno si può chiamare fuori e le Istituzioni devono trovare le modalità, i canali più adeguati per non far dimenticare mai, per mantenere viva e profonda l’indignazione su quanto accaduto in Europa e in Italia nel XX secolo. L’Assemblea regionale mette a disposizione tutto l’anno la banca dati della Memoria, allo scopo di informare, favorire la partecipazione agli eventi, documentare ciò che viene realizzato sui territori e con le Scuole. Nelle tante celebrazioni in occasione di questa Giornata, comune è il richiamo alle nuove generazioni, al compito di rendere consapevoli anche i più giovani delle possibili conseguenze dei nazionalismi e dell’odio razziale.
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