(Bologna, 25 gennaio) Con l’avvio del primo Bilancio di genere della Regione non solo diamo concretezza al metodo del gender mainstreaming e ad una delle principali disposizioni della legge quadro sulla parità e contro le discriminazioni di genere, ma iniziamo un importante percorso che ci consentirà di valutare in modo sempre più incisivo l’efficacia delle politiche rispetto agli obiettivi perseguiti. Per questo l’informativa in Commissione Parità dell’assessora Emma Petitti, che ha presentato il bilancio di genere “sperimentale” riferito al 2015 e redatto in collaborazione con tutte le direzioni generali della Regione, è un passaggio tanto atteso quanto importante. In prospettiva e a regime, ci aspettiamo molto in termini di analisi degli impatti in rapporto alle risorse allocate, grazie ad indicatori di bilancio, suddivisi per settore con le relative voci economico-finanziarie, che saranno via via implementati. Confidiamo che il consolidarsi di questa buona prassi diventi strumento abituale per orientare le politiche regionali, e sollecitare quelle nazionali, verso obiettivi di equità sempre più stringenti.
L’assessora Petitti ha spiegato che per questa prima analisi su scelte ed impegni economici dell’Ente in un’ottica di genere, si sono individuati specifici ambiti di policy, che racchiudono interventi sia direttamente rivolti alla promozione delle pari opportunità di genere, sia non specificamente rivolti al femminile ma che hanno ricadute significative sulla vita delle donne. In favore dell’occupazione e lavoro femminile, ad esempio, nel 2015 sono stati impegnati circa 127 milioni di euro; per la conciliazione tra vita e lavoro e politiche familiari circa 460 milioni, per i diritti e la promozione della salute, circa 95 milioni; per il contrasto alla violenza 1,924 milioni di euro, per la promozione e diffusione della cultura di genere circa 75mila euro. E’ impegno dell’Assessorato estendere la portata di questa analisi anche ad altri interventi delle politiche regionali e riuscire a costruire strumenti utili alle amministrazioni locali per costruire il proprio bilancio di genere. Un valore aggiunto su cui la Giunta regionale investirà per i prossimi anni e su cui daremo il nostro contributo.
Ciao. Sarei interessata come presidente della commissione pari opportunità ad un approfondimento in sede di commissione su questo argomento. Parlo di Ravenna. Ci sono materiali consultabili? Grazie