Ancora una volta la Festa del Tricolore del 7 gennaio ha riunito la comunità di Reggio Emilia attorno a simboli che parlano di noi e che ci rappresentano oltre i riti e le celebrazioni. A Casa Cervi, definita da Sergio Mattarella nel suo intervento “tempio della libertà”, il Presidente della Repubblica ha scritto sul quaderno dei visitatori: “In questo luogo il ricordo e la riconoscenza si fondono con la speranza per il futuro del nostro Paese.” Memoria e futuro si trovano indissolubili anche nel rinnovato Museo del Tricolore, che amplia il museo storico della Bandiera grazie all’installazione permanente della mostra di arte contemporanea ’90 artisti per una Bandiera’, realizzata da CuraRe onlus nel 2013 e portata tra l’altro a Roma e Torino per sostenere il progetto del nuovo ospedale materno-infantile di Reggio Emilia MIRE.
Lo ha ricordato il Sindaco Luca Vecchi in occasione della presentazione al pubblico del nuovo Museo, sottolineando il senso di un’operazione di mecenatismo culturale e sociale che unisce amore per la storia e per l’arte con valori quali il civismo, la solidarietà, la cura della persona. Gli spazi di Palazzo Casotti, restaurati e riqualificati con le opere di artisti italiani e internazionali di pregio che reinterpretano il Tricolore, sviluppano la nostra vocazione al contemporaneo e l’attrattività del sistema museale reggiano. Inoltre, saranno “vissuti” da tanti giovani grazie a laboratori didattici organizzati dalle scuole. Grazie dunque ai progettisti, al Comune e all’imprenditoria per aver fortemente contribuito e alla presidente di CuraRe onlus, Deanna Ferretti Veroni, per aver voluto condividere sino in fondo un percorso corale e collettivo con Reggio Emilia che, da oggi, offre a concittadini e visitatori un simbolo in più che parla di noi.
Leave A Comment