roberta-mori_mattonelle-controla-violenza(Conselice, Bologna) Uomini e donne in piazza per dire No alla violenza di genere, in modo creativo, originale e, proprio per questo ancor più emozionante. Ho partecipato con piacere alla tappa finale del progetto “di filo in filo”, che dopo 14 incontri ha dato vita a un’opera collettiva che ha avvolto il municipio di Conselice, ina una sorta di coloratissima barriera alla violenza. L’associazione Il Caffé delle Ragazze ha coinvolto grandi e piccoli in questo cammino #uncinettosocial 2016, laboratorio dopo laboratorio. E per ribadire che anche i gesti simbolici sono importanti perché aiutano a diffondere cultura e valori per affermare i diritti, ho consegnato una “mattonella” in filo di lana a ciascuno dei colleghi e colleghe della commissione Parità, durante la nostra riunione dedicata al Bilancio. Quale simbolo di una rete di relazioni, quelle che promuovono iniziative di prevenzione e sostengono le donne vittime di violenza in tutto il territorio regionale.

conselice_27nov16Le centinaia di mattonelle di lana fatte a mano sono state usate non solo per coprire in questi giorni la facciata del Comune, ma per fare delle coperte donate ai Centri antiviolenza. Il 27 novembre, dopo i saluti della sindaca Paola Pula, sono intervenuta leggendo tra l’altro l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio comunale (LEGGI il testo), che ribadisce l’impegno della comunità per superare discriminazioni e abusi. A partire dalle tre sorelle Mirabal, uccise dal regime dominicano il 25 novembre 1960, da cui la scelta dell’assemblea ONU di questa data simbolica, sono stati pronunciati i nomi delle donne vittime di femminicidio in Italia nel 2016, mentre le mattonelle a loro intitolate, fatte all’uncinetto, venivano cucite alle colonne. Un’iniziativa di sensibilizzazione e aggregazione, di cui ringrazio il Comune di Conselice e soprattutto le associazioni del territorio, i centri Demetra – donne in aiuto di Lugo e Sos donna di Faenza, l’Udi di Massa Lombarda, Artemide, il centro donna giustizia di Ferrara.