mantova_okok(Mantova, 10 novembre 2016) La salute della donna riscuote sempre maggiore interesse e attenzione scientifica, come dimostra anche la nascita della rivista The Italian Journal of Gender Specific Medicine. Ringrazio la redazione per aver ospitato nell’ultimo numero una mia intervista, che potete leggere a pagina 85. Di questi temi ho avuto modo di parlare all’Università di Mantova, che ha ospitato un’altra tappa della manifestazione “Panorama d’Italia”, organizzata dal Settimanale in diverse città con eventi aperti al pubblico, dedicata alla cura e alle politiche per un approccio sanitario personalizzato. “La salute è donna: per sé e per gli altri” il titolo del convegno, moderato dalla giornalista di Panorama Mikol Belluzzi. Con docenti universitarie, la direttrice medica di Teva Italia Erica Bucchioni, testimoni della Lega del Filo d’Oro e professioniste della Sanità, ho rappresentato l’impegno della Regione Emilia-Romagna sui servizi alla persona e per introdurre la medicina di genere nella prassi medica e assistenziale a partire dal proprio piano sociosanitario.

mantova_2_10nov16Capisaldi del welfare che vogliamo in tutta Italia sono servizi sociosanitari integrati che garantiscano un’offerta accessibile a tutti, il riconoscimento dell’approccio di genere nella ricerca scientifica, farmacologica e in medicina, un modello che renda la cura appropriata. Occorre dunque un forte sistema pubblico per la salute e l’assistenza, che governi i servizi alla persona non lasciando soli neppure coloro che assistendo i malati non autosufficienti, i c.d. caregiver, integrano di fatto il welfare pubblico. Nelle politiche di salute deve poi essere centrale la prevenzione, su cui la Sanità dovrà investire risorse e competenze per mantenere i propri livelli di tutela e il suo carattere di universalità. Insomma, dopo il convegno al San Raffaele di Milano, ho portato ancora un contributo a quella che riteniamo la programmazione sociosanitaria più equa e sostenibile per il futuro.