(Piacenza, 27 ottobre 2016) Nuova edizione della rassegna Pulcheria, promossa ogni anno dal Comune e organizzata dall’assessora Giulia Piroli in collaborazione con le associazioni locali: incontri ed eventi artistici quest’anno dedicati al 70° del voto alle donne in Italia, che mettono in luce la condizione femminile affrontando il tema dei diritti in ogni campo. Diritti femminili che, come sottolineato dalla storica Eva Cantarella vincitrice del premio Pulcheria 2016, non sono mai acquisiti, ogni progresso può essere seguito da una ricaduta e lo dimostrano gli attuali dibattiti riapertisi sull’aborto, sui consultori, sulla fertilità. Al proposito ho partecipato al convegno “Quando decido di diventare mamma”, con la direttrice di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Piacenza Renza Bonini, la direttrice dei Consultori familiari Ausl Maria Cristina Molinaroli, l’esperta di comunicazione sanitaria Aurora Occa e l’astrofisica fiorentina Lara Albanese, moderate dalla giornalista Elisa Malacalza.
Prendendo spunto dalla controversa campagna comunicativa del Ministero della Salute, abbiamo spiegato come la fertilità (e la natalità) dipenda da tanti fattori – fisici, psicologici, comportamentali, economici, sociali – non semplificabili in slogan o concetti branditi in modo allarmistico come l’”orologio biologico” – e soprattutto non imputabili alla sola donna, come vorrebbe un certo pensiero regressivo e colpevolizzante nonostante i dati scientifici dicano l’opposto. La fertilità è insomma una risorsa per il futuro dell’intera società, di cui uomini e donne devono essere, alla pari, consapevoli e responsabili. Occorre una seria informazione e prevenzione (vedi anche l’informativa in Commissione Parità), portate avanti dai Servizi sociosanitari coinvolgendo la medicina di base, in collaborazione con le varie associazioni, di professioniste e cittadine, molto attive sui temi della salute femminile e maschile. E, andando oltre il discorso sanitario, urge un’assunzione di responsabilità politica per dare più solide prospettive di lavoro stabile, di sicurezze sociali, alle giovani generazioni.
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