bologna_udi_26set16(COMUNICATO Bologna, 26 settembre 2016) Con un messaggio indirizzato ai gruppi UDI Emilia-Romagna e alla presidente bolognese Katia Graziosi, la consigliera PD e presidente della Commissione Parità e Diritti delle persone, Roberta Mori, esprime il suo sostegno alla mobilitazione “Adesso basta” che, nella Giornata mondiale sulla contraccezione, vede la storica ‘Unione Donne in Italia’ impegnata con presìdi e iniziative in molti territori, a Bologna nel piazzale di Aldo Moro davanti all’Assemblea Regionale. Condividendo i punti sull’autodeterminazione e la salute della donna, Mori ricorda il percorso con l’associazionismo femminile che ha prodotto due anni fa la Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere della Regione Emilia-Romagna: “Ancora oggi i diritti delle donne richiedono l’unione delle istituzioni e delle migliori forze sociali e civili del Paese, perché siano effettivi ed esigibili.”

L’emancipazione femminile infatti non si può dire raggiunta fino a quando incontra pesanti ostacoli sul suo cammino – dichiara la consigliera – primo fra tutti, una cultura patriarcale che rinasce dalle sue ceneri e mina drammaticamente la soggettività delle donne.” L’attuazione puntuale della legge quadro 6/2014 significa rendere esigibile alla pari, il diritto di uomini e donne ad una tutela pubblica della salute, alla informazione e prevenzione sanitaria, alla cura appropriata e personalizzata: è quanto cerchiamo di ottenere anche in una Regione virtuosa come l’Emilia-Romagna, dove i servizi e le competenze hanno tutte le potenzialità per concretizzare quelli che sono, né più né meno, diritti sanciti dalla Costituzione Italiana.”

“La Commissione che presiedo – assicura Roberta Mori – è impegnata sull’introduzione della medicina di genere nella prossima programmazione socio-sanitaria della Regione e sta lavorando per affermare in ogni ambito l’approccio culturale che più ci sta a cuore, vale a dire il diritto della Persona ad una Sanità universale ed egualitaria. Tale approccio – sottolinea – si traduce sia in un sistema sanitario e Consultoriale che garantisce l’applicazione della 194 nel rispetto dei diritti della donna, sia in progetti educativi di prevenzione rivolti alle giovani generazioni come W l’Amore.” Infine, nel ribadire la piena assunzione di responsabilità istituzionale su questi temi, la consigliera si dichiara disponibile a rendere ancora più fattiva la consolidata collaborazione con UDI “a difesa dei diritti sostanziali delle donne, per non recedere sulle conquiste femminili e per progredire sino a rendere la società italiana una compiuta democrazia paritaria.”