(Bologna, 20 luglio 2016) Nel Documento di economia e finanza della Regione Emilia-Romagna per l’anno 2017 ci sarà una analisi dell’impatto di genere per 30 obiettivi, sui 90 totali. Un grande passo in avanti annunciato in Commissione Parità dai tecnici dell’assessorato Pari Opportunità e Bilancio. La Giunta regionale ha infatti attivato tre strumenti previsti dalla Legge quadro 6/2014: il bilancio di genere, il Piano integrato per le pari opportunità e, soprattutto, il mainstreaming di genere, vale a dire quell’approccio politico-amministrativo che rende il principio paritario pervasivo, strutturale e trasversale a tutti gli interventi pubblici. Nella discussione e successiva approvazione del DEF regionale, ho sottolineato gli indubbi progressi nell’attuazione della nostra normativa, anche per quanto riguarda la valutazione di equità delle politiche.
Nella stessa seduta abbiamo discusso il Piano regionale 2016-2018 degli interventi a favore degli emiliano-romagnoli all’estero, presentato dal presidente della Consulta Gian Luigi Molinari. A questo link potete scaricare il testo approvato, comprensivo di un’integrazione che abbiamo inserito per valorizzare il protagonismo delle donne e lo studio della storia delle conquiste sociali femminili. Nel documento sono indicate le priorità degli interventi, quali la formazione dei giovani, l’inserimento scolastico e universitario, gli interscambi culturali e di buone prassi, la promozione della lingua italiana e il sostegno alle nostre comunità all’estero. Le disponibilità finanziarie della Consulta sui tre anni ammontano a 408.000 euro, che copriranno sia i costi di funzionamento che le iniziative.
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